Roma, 12 dic. (TMNews) – “Solo generici impegni, siamo di fronte a una sostanziale conferma dell’impianto della manovra”. Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, commenta così l’esito dell’incontro con il premier Mario Monti e, in un’intervista a Repubblica, sottolinea che “lavoratori e pensionati sono i più colpiti ma non si vuole introdurre l’equità”.
Secondo Camusso, “c’i sono tratti incomprensibili di iniquità: si pensi all’abolizone della norma che permetteva di andare in pensione con 40 anni di lavoro”. Camusso lamenta poi che “ci sono troppe continuità (con il precedente governo ndr): una su tutte. Fanno sempre premio i conti della Ragioneria. Lavoratori e pensionati sono le categorie alle quali si fa pagare più duramente questa crisi. Ma questo è un errore dal punto di vista dell’equità: si colpiscono sempre gli stessi con effetti recessivi per l’economia. Cosa è cambiato – dice riferendosi allo sciopero generale di tre ore indetto per oggi con Cisl e Uil – dovrebbe chiederlo a Cisl e Uil. Il nostro giudizio sulla iniquità valeva anche per le manovre precedenti”.
E su possibili nuove iniziative aggiunge, “non escludiamo nulla, ma per ora non abbiamo deciso nuove iniziative”.
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