Roma, 11 dic. (TMNews) – “Vediamo. A parte la premessa condivisbile dei saldi invariati, se l’idea e quella che la struttura della manovra debba rimanere uguale, ci troveremmo di fronte ad un vincolo che renderebbe molto difficile individuare soluzioni”. La leader della Cgil Susanna Camusso, a poche ore dall’incontro informale dei leader sindacali con il Premier Mario Monti a palazzo Chigi alla vigilia del maxiemendanto alla manovra e dello sciopero generale di tre ore indetto per domani, mette in guardia Presidente del Consiglio ed esecutivo.
Per Monti – ha denunciato Camusso, in una intervista alla Stampa- – Ici e pensioni sono interventi strutturali, mentre per noi sono proprio le due materie dove occorre spostare l’equilibrio dei costi”. Perchè “così come è costruita per noi la manovra è insostenibile”.
I carichi – ha ammonito ancora Camusso- vanno allineati, gli autonomi pagano poco. E i giovani – denuncia – sono dimenticati”.
Insomma, “pagano sempre i soliti” e “non si fa alcuno sforzo per individuare altre fonti: si colpiscono solo i redditi stabili e conosciuti” con “una operazione un pò bieca, per dirla tutta”. E con “”due cose che in particolare fanno arrabbiare” la gente.
Perchè “il contributo che si chiede alle pensioni basse rispetto a quelle alte fa inorridire”. E “perchè le pubbliche amministrazioni sono pieni di cumuli di incarichi, cosa inaccettabile in una stagione in cui si bloccano gli stipendi dei dipendenti pubblici”.
Rcc/Tor
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