Lo chef ha lasciato il rettorato della scuola internazionale di cucina Alma, ma rimane alto il suo interesse per creare a villa Mylius l’accademia del gusto, progetto di cui si parla da almeno 2 anni senza che si sia ancora concretizzato. Lo conferma , vicepresidente della Fondazione Marchesi: «Il progetto di villa Mylius rimane più vivo che mai. Anzi, la rinuncia al rettorato di Alma è proprio dovuta alla necessità di Marchesi di ridurre gli impegni per concentrarsi di più sull’accademia e sulla casa di riposo dei cuochi (progetto che vedrà la luce al Molina entro l’autunno 2018)».
Passa il tempo, ma l’entusiasmo rimane e l’iter finalizzato al recupero di villa Mylius va avanti. «Qualche settimana fa si è riunita la segreteria tecnica dove è stato fatto il punto sullo sviluppo del progetto anche per quanto riguarda le questioni tecniche ed è stata confermata la volontà di proseguire. Attualmente sono in corso le indagini materiche e strutturali necessarie per completare il progetto definitivo – afferma l’assessore ai lavori pubblici – Gli accordi con la Fondazione Marchesi sono recentemente stati ribaditi da una lettera sottoscritta dal sindaco e dal vice sindaco, così come è stato reso noto anche in Commissione Cultura».
Quando, però, il progetto vedrà veramente la luce? «I lavori non inizieranno prima della fine del 2018 – continua l’assessore – Stiamo facendo indagini di carattere materico per capire come sono composti i muri. Non abbiamo definito la distribuzione degli spazi che, alla fine di queste indagini, saranno oggetto di una discussione con la fondazione Marchesi».
L’accordo di programma siglato nel 2015 prevede la riqualificazione e la valorizzazione di Villa Mylius con l’adeguamento edilizio dell’immobile. Il progetto, dal punto di vista contenutistico, comprende percorsi formativi a carattere didattico destinati ai bambini e corsi internazionali di alta cucina.
Nel fabbricato, una volta villa signorile di proprietà di Babini e Cattaneo, troveranno quindi spazio cucine e aule per la musica. Una porzione della residenza, inoltre, a seguito delle pressioni fatte da una parte della maggioranza, potrebbe essere adibita ad attività di promozione del paesaggio, in quanto – come precisa Civati «la Fondazione ha dato disponibilità a discuterne».
Rimangono inalterati i costi dell’operazione: circa 6 milioni e 500 mila euro, di cui metà stanziati dalla Regione, un milione e 700 mila euro del Comune di Varese, un milione di Fondazione Cariplo e 500 mila euro della Fondazione Marchesi che gestirebbe l’accademia per 20 anni.
Tutto con la sicurezza di preservare il parco integro: «il parcheggio non si farà, sicuro come l’oro» afferma Civati, riferendosi al parcheggio di 67 posti auto approvato nel 2012 dalla giunta Fontana che avrebbe dovuto sorgere alla destra del cancello di ingresso di viale Veronese.