Mosca, 12 mag. (Apcom-Nuova Europa) – La bomba atomica per salvare l’ambiente e ripulire il mare dal petrolio. E’ il ‘suggerimento’ russo agli americani alle prese con la marea nera nel Golfo del Messico, apparso oggi in un articolo del quotidiano Komsomolskaya Pravda, il più diffuso in tutta la Federazione e molto vicino a Vladimir Putin.
Secondo la Komsomolskaya, l’Urss avrebbe avuto in passato problemi analoghi – almeno 5 volte – e li avrebbe risolti con esplosioni nucleari controllate. Così mentre Il greggio continua a spandersi nel mare del Golfo del Messico allo spaventoso ritmo di 750 mila litri al giorno, i russi consigliano un’esplosione sotterranea che potrebbe spingere le rocce sottomarine sino a chiudere le falle dalle quali i fuoriesce il greggio. Fra tutti i tentativi messi in atto in epoca sovietica, scrive il quotidiano, solo uno non andò a segno: nel 1972. Gli altri riuscirono tutti compreso quello del 1966 a Urt Bulak, quando venne usata una carica da 30 chilotoni, una volta e mezza quella di Hiroshima.
Il metodo, si avverte tuttavia, non è detto che funzioni sott`acqua: gli esperti non lo hanno ancora testato negli abissi, ma le probabilità di successo sarebbero pari all’80%.
Cgi
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