Approvato il bilancio preventivo del Comune di Marnate con l’aumento dell’aliquota Irpef. Una scelta obbligata per fare quadrare i conti dopo i tagli del Governo che per il centro della Valle Olona corrispondono a 300mila euro di introiti in meno nelle casse comunali. L’aliquota è stata alzata di due punti percentuali, passando da un massimo di 0,4 % allo 0,6 % con diverse applicazioni in base al reddito dei cittadini con un occhio di riguardo alle fasce più deboli della società.
I residenti con un reddito Isee fino a 7.500 euro sono infatti esenti dal pagamento della tassa: «Abbiamo chiesto questo sacrificio ai cittadini, tutelando le fasce più deboli – il commento dei sindaco Celestino Cerana – per non tagliare i servizi che in tempi così difficili siamo riusciti a lasciare invariati. Il sacrificio richiesto è minimo: chi ha un reddito compreso tra i 40 e i 50mila euro avrà un aumento di 30/40 euro l’anno; per chi ha un reddito di 80mila euro l’aumento sarà di circa 100 euro l’anno. In questo modo siamo riusciti a garantire il sostegno scolastico, il diritto allo studio e tutti quei servizi essenziali per i nostri cittadini».
L’aumento dell’Irpef è anche una conseguenza dell’abolizione dell’Imu Comunale: in questo momento non è infatti ancora certo come e in che misura il Governo intenda restituire agli enti locali il mancato introito della tanto discussa aliquota. «Senza l’Imu – commenta Flavio Castiglioni, capogruppo di Insieme per Marnate – i Comuni sono costretti ad aumentare altre aliquote. Ai cittadini cambia davvero poco». All’inizio del consiglio comune comunale è stato dedicato un ricordo particolare al sindaco di cardano al Campo, Laura Prati. .
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