VARESE «In Regione voglio gente giovane, capace e onesta». Così questa mattina il segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni è tornato a parlare del prossimo impegno elettorale che lo vedrà scontrarsi con Umberto Ambrosoli per la conquista di Palazzo Lombardia: «Sarà una bella sfida, non è facile – ha continuato Maroni – ma noi ci crediamo anche se ogni tanto c’è qualcuno che ci fa arrabbiare».
Il riferimento, nemmeno troppo velato, è allo scandalo sui rimborsi ai consiglieri regionali emerso negli ultimi giorni sulla scorta di un’indagine
avviata dalla procura di Milano.
Un tema, quello dell’onestà, della trasparenza e del rigore morale, che sta molto a cuore all’ex ministro dell’Interno, che non ha alcuna intenzione di perdere la faccia per una scatola di cioccolatini o una confezione di munizioni.
«Abbiamo iniziato qualche mese fa ad usare le scope e le ramazze e continuiamo a farlo – ha detto Maroni – Stiamo facendo una verifica su questa storia dei rimborsi, può darsi che sia tutto legale, però se uno chiede un rimborso per una roba che non c’entra niente con la sua attività istituzionale di consigliere regionale, magari non è un reato, ma non è una roba da Lega: io in vita mia non l’ho mai fatto e così tutti i leghisti veri».
Un intervento da far spellare le mani alla piccola platea presente in piazza Santa Maria, nella gelida mattinata venegonese: «Quindi molto semplice – ha concluso il segretario del Carroccio – L’impegno preso va mantenuto, visto che poi andrò io in Regione, voglio una squadra di gente giovane, capace, che sa amministrare e di gente onesta». Gli altri, sottinteso, foera di ball.
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s.bartolini
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