Mascioni S.p.A: l’assemblea dei lavoratori rifiuta la proposta della società con sede a Cuvio. A darne notizia, nonostante oggi sia in calendario un nuovo incontro tra le parti sociali nella sede di Univa, è l’azienda stessa attraverso il proprio ufficio stampa. Sottolineando, nella nota ufficiale, come un accordo appaia a questo punto molto lontano. «Si è riunita ieri l’assemblea dei lavoratori della Mascioni S.p.A. chiamata a esprimersi relativamente alla nuova proposta formulata dai vertici dell’azienda
alle Organizzazioni Sindacali alla fine dello scorso mese di luglio – si legge nella nota divulgata dall’azienda – Tale proposta, presentata dall’azienda dopo aver recepito alcune indicazioni avanzate da parte delle Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie), è stata rigettata dall’Assemblea dei lavoratori». Dei 145 esuberi iniziali, la prima tornata basata sulla solidarietà e sull’accompagnamento alla pensione ha visto l’uscita di solo 27 dei lavoratori coinvolti. Resta quindi il problema degli altri 118, che per i rappresentanti dell’azienda sono per ora un numero non negoziabile. «In dettaglio, essa prevedeva una significativa riduzione del numero degli esuberi e un incremento consistente dell’incentivo all’esodo, e ciò anche grazie alla proposta delle Rsu di sospendere per un triennio l’erogazione di alcuni elementi retributivi previsti dalla contrattazione collettiva – si legge ancora nella nota – L’azienda prende atto con stupore e rammarico dell’esito della votazione da parte dell’assemblea dei lavoratori che, non tenendo conto dell’ampia apertura dimostrata dalla società anche rispetto alle indicazioni delle Rsu, rappresenta un deciso passo indietro nel negoziato in corso con le organizzazioni sindacali e, di conseguenza, un rallentamento nell’attuazione del piano di rilancio della Mascioni S.p.A.». In realtà, a quanto sembrerebbe, le organizzazioni sindacali non avrebbero ancora comunicato all’azienda l’esito dell’assemblea dei lavoratori. Di fatto non ci sarebbe l’ufficialità della decisione. «Si ricorda inoltre che la riduzione dell’attuale organico, determinata dall’esubero strutturale dei lavoratori in forza alla Mascioni, è parte integrante e, come tale, inevitabile del piano concordatario che l’azienda si è impegnata a rispettare nei confronti dei creditori per garantire le condizioni necessarie alla sua permanenza nel mercato di riferimento – conclude la nota della Msacioni S.p.A – In linea con tale piano, tra l’altro, l’azienda ha già ottenuto significativi risultati nel primo semestre del 2016, tra i quali la stabilizzazione del fatturato, l’aumento della produttività, l’alienazione dei macchinari obsoleti e l’avvio dei processi che porteranno alla riduzione degli spazi coperti dedicati alla produzione e ad una maggiore efficienza energetica». Le organizzazioni sindacali, per il momento, non intendono commentare o rilasciare dichiarazioni in rispetto delle trattative di fatto ancora aperte, mancando comunicazione ufficiale della decisione presa dall’assemblea dei lavoratori, e proprio in vista del nuovo incontro fissato per oggi.