Ricordi incancellabili, ma domani i biancorossi si rituffano nella più prosaica realtà della serie B con il fondamentale scontro diretto di Masnago contro l’Entella. Abbiamo parlato del presente e dell’immediato futuro della squadra di Bettinelli con Nicolò Schira, grande esperto di calciomercato e vicedirettore di TuttoB.com.
«All’Olimpico il Varese ha disputato una buona partita – dice Schira – Quella dei ragazzi di Bettinelli è stata una prestazione orgogliosa, che credo cancelli immediatamente le perplessità destate dallo scivolone interno contro il Vicenza, dove si è visto il più brutto Varese casalingo della stagione».
Un ko che però non ha fatto scemare la passione dei tifosi: a Roma sono scesi in 400 per la sfida con i biancocelesti di Pioli: «Ma i tifosi si sono sempre dimostrati vicini –
continua Schira – Il Varese dovrà sfruttare il catino del Franco Ossola per fare punti preziosi in chiave salvezza». A cominciare da domani: «Con l’Entella è uno scontro diretto: inutile nasconderlo, devono arrivare tre punti. A parte la parentesi dell’Olimpico è stata una settimana disastrosa, tra la sconfitta di sabato con il Vicenza e la penalizzazione: serve subito una vittoria per rilanciarsi. La classifica è molto corta: il Varese fa parte di quelle sette-otto pericolanti che rischiano la retrocessione, ma ha le carte in regola per salvarsi».
Anche se i problemi economici potrebbero indurre la società a privarsi a gennaio di qualche giocatore appetibile sul mercato: «Davanti a proposte importanti nessuno è incedibile, sia per le casse del club, sia per gli stessi giocatori, qualcuno dei quali potrebbe forzare la mano per approdare altrove – conferma Schira – Sicuramente qualche pezzo pregiato può partire: ci sono situazioni da valutare, come quelle di Rea, Fiamozzi, lo stesso Borghese ha delle richieste. Ma con un campionato di serie B che si gioca anche durante le festività natalizie, le società faranno davvero il punto a fine dicembre, inizio gennaio. Il Varese si guarda intorno – continua l’esperto di mercato – conscio che qualcuno potrebbe andare via: chi per qualche proposta irrinunciabile, chi perché ha un po’ deluso come Forte e Barberis, che avrebbero dovuto consacrarsi ma non stanno mantenendo le promesse».
Nelle prossime settimane sarà ancora più fondamentale il lavoro di mister Bettinelli: «Dovrà essere bravo a distinguere chi crede nel progetto Varese e chi invece tira indietro la gamba, suggestionato dalle voci di mercato. Indipendentemente dai nomi, è bene che rimanga solo chi dà l’anima per il Varese: solo così ci si può salvare. Sarà importante anche capire chi farà il mercato a gennaio se Spartaco Landini, al quale mando un grande in bocca al lupo, non dovesse essere operativo in prima persona. Vorrei però spezzare una lancia a favore del presidente Laurenza, che ha ereditato le macerie ma sta mettendo in gioco tutto se stesso per il Varese».
Non ha invece problemi finanziari l’Entella, avversario domani del Varese: «Spesso nel calcio si parla a sproposito di progetto, ma nel caso dell’Entella la parola calza a pennello: in 6 anni sono passati dall’Eccellenza alla B, lanciando diversi giovani interessanti. E se riusciranno a tenere la categoria, con la struttura che hanno, sono destinati a crescere ancora».
Un’ultima battuta sul grande ex Leonardo Pavoletti: «Il Catania lo vuole fortemente: lui è in scadenza col Sassuolo e non c’è intesa sul prolungamento. È corteggiato anche da club di B come il Bari, ma preferirebbe rimanere in A. Certo è uno spreco che faccia la settima punta al Sassuolo».