LONATE POZZOLOUna visita per «farci un’idea» di quello che Malpensa è ed è stato sul territorio investito dalla delocalizzazione e interessato dal masterplan. Così l’assessore provinciale al Territorio Piero Galparoli al monastero di San Michele a Lonate spiega le ragioni della presenza della commissione territorio provinciale, che ha toccato Lonate e Ferno.
Le zone delocalizzate, le aree che l’ampliamento cancellerebbe, la dogana austroungarica di via Gaggio. Ma anche gli orti sociali di Cardano al Campo, pezzi di terreno che il Comune ha affidato a cittadini affinché li coltivino. Una proposta di visita che alla commissione è arrivata dai consiglieri provinciali Giampaolo Livetti, che vive a Ferno, e Mario Aspesi, che è stato sindaco di Cardano al Campo.
Una visita che ha portato anche alla scoperta di luoghi storico-artistici come lo stesso monastero lonatese e la chiesetta di Santa Maria, ma che non ha al momento incluso la terza realtà che fa in conti con le delocalizzazioni e i problemi collegati ad aree che vanno in degrado.
«Oggi ci concentriamo su Ferno e Lonate – spiega però Antonio Pedretti, presidente della commissione provinciale – auspichiamo in futuro Somma Lombardo, dove la problematica è diffusa. Oggi non risolveremo i problemi, ma li valuteremo di persona per un nostro contributo concreto alla discussione».
e.romano
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