Washington, 6 feb. (Apcom) – Il braccio maghrebino di al Qaida ha fissato un nuovo ultimatum per il governo italiano, che dovrà rispondere entro l’1 marzo alle richieste dell’organizzazione terroristica per il rilascio di Sergio Cicala, preso in ostaggio assieme alla moglie originaria del Burkina Faso lo scorso 18 dicembre.
Al Qaida nel Maghreb Islamico precisa di avere “chiesto la liberazione dei (suoi, ndr) prigionieri, i cui nomi sono stati dati al negoziatore italiano, in cambio della liberazione di Sergio Cicala”.
Nel comunicato pubblicato su internet, di cui ha riferito il centro americano di sorveglianza dei siti islamici (SITE), non si fa riferimento alla moglie dell’italiano, Philomène Pawelgba Kaboré, rapita con lui.
Cicala e la moglie sono stati prelevati mentre in auto percorrevano la strada che unisce la città di Kobeny (a circa mille chilometri a sud-est della capitale Nouakchott) al vicino Mali.
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