Sono sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Milano gli interessi economici dell’ex presidente del Varese Calcio, arrestato mercoledì scorso insieme all’ex amministratore delegato della società, all’ex calciatore e ad altre cinque persone per una maxi-frode fiscale da 63 milioni di euro realizzata attraverso una galassia di cooperative del settore dei trasporti, del facchinaggio e della logistica di cui era “amministratore occulto”.
Gli inquirenti, in particolare, in queste ore stanno concentrando l’attenzione sulla Holding del Conte (Hdc), di Rosati, soprannominato appunto “il Conte” in alcune delle conversazioni intercettate contenute negli atti dell’inchiesta, e sul consorzio Geco che si occupa di movimentazione di merci.
Potrebbe quindi allargarsi il cerchio delle indagini. Per questo il pm milanese ha intenzione di interrogare, nei prossimi giorni, Rosati e altri indagati, con l’obiettivo di fare chiarezza sugli affari dell’imprenditore.
Maxi frode, l’inchiesta si allarga
01 Nov 2014
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Sotto la lente di ingrandimento della procura di Milano anche altre società di Antonio Rosati. Si tratta della “Holding del Conte” e della e del consorzio “Geco”. Ieri gli interrogatori in carcere