Rapinatori recidivi progettavano di colpire in Svizzera. Sognavano un colpo da cinque milioni di euro. Il luogo dei summit della banda? Il posteggio di un fast food di Olgiate Olona. Due dei sei arrestati sono varesotti residenti tra Busto Arsizio e Castellanza.
La banda è stata decapitata da una task foce tra la squadra mobile di Milano e la polizia cantonale di Lugano. Si chiama “Operazione Duomo” il blitz che ieri ha ammanettato tutti i sodali che erano pronti a colpire.
In manette sono finiti di 46 anni, di 42, , di 26, di 41, di 50, e di 48, gli,ultimi due originari del Varesotto. Tutti hanno precedenti alle spalle.
La banda viene considerata estremamente pericolosa. Per gli inquirenti si tratta infatti di criminali di alto profilo. Da circa un mese la squadra mobile di Milano seguiva attraverso intercettazioni la banda che progettava diverse rapine tra cui un colpo che, a loro dire, avrebbe fruttato 5 milioni di euro.
Per realizzare quest’ultima hanno rubato un furgone nel Milanese e i poliziotti hanno rilevato, tra pedinamenti e intercettazioni, che i sei intendevano fare una grossa rapina senza ancora identificare l’obiettivo.
Per questa ragione, non potendoli fermare per il solo fatto di aver progettato una rapina, hanno deciso di interessare la polizia svizzera ed organizzare un “comitato di accoglienza” a Caslano dove il furgone stava in appostamento pronto ad assaltare un furgone porta valori. Sono stati impiegati 160 agenti svizzeri e 20 della Mobile. All’interno del furgone sono stati trovati un mitra, una pistola e un dissuasore elettrico. Gli investigatori hanno documentato un loro incontro nel parcheggio dell’autogrill
di Olgiate Olona il 9 ottobre 2015.
Qui i sodali si sarebbero ritrovati perchè convinti che nella profonda provincia lombarda, a un tiro di schioppo dal confine (pare che la banda abbia varcato il confine a Lavena Ponte Tresa) i componenti della banda non pensavano di essere notati. Il posteggio di un fast food, con un via vai di persone impressionante, era il luogo ideale dove ritrovarsi. Parrebbe che a suggerire il luogo siano stati i due varesotti che quel locale lo frequentavano per un hamburger ogni tanto.
Tutti e sei i presunti rapinatori si trovano ora in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore saranno ascoltati dalla magistratura svizzera.