– Tre spacciatori in manette e otto chilogrammi di cocaina, più altri 100 grammi di eroina, per un valore complessivo superiore a due milioni di euro.
E’ il bilancio delle ultime operazioni compiute durante il periodo festivo dai militari della Guardia di Finanza di Malpensa con la collaborazione del personale dell’Agenzia delle Dogane a contrasto dei tentativi di introdurre sul territorio nazionale carichi di sostanze stupefacenti. Controlli che hanno riguardato sia i passeggeri che le spedizioni postali e cargo, che giungono in aeroporto e da qui vengono inoltrate ai destinatari. Un’attività minuziosa che non può prescindere da un’accurata conoscenza del sistema postale e cargo e da una mirata attività di profiling, insieme a un’analisi di rischio.
Negli ultimi giorni gli investigatori di Malpensa hanno scovato, tra l’enorme flusso di corrispondenza resa sensibilmente maggiore con l’approssimarsi delle festività di fine anno, tre spedizioni perfettamente aderenti aiprofili di rischio: l’apertura degli involucri ha portato alla scoperta di un ingente quantitativo di cocaina purissima. La sostanza avrebbe inondato la Lombardia. Sono state avviate complesse attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio che hanno portato, proprio alla fine del 2014, all’esecuzione di ulteriori indagini mediante particolari tecniche investigative, al fine di individuare i reali destinatari della sostanza stupefacente per i quali sono scattate le manette.
Si tratta di uomo di 40 anni residente a Roma e di un sardo di 42 anni residente nella provincia di Sassari, nonché di un cittadino marocchino di 32 anni residente a Firenze. La tecnica utilizzata per nascondere le sostanze stupefacenti sequestrate è risultata, come spesso accade in questi casi, molto singolare in quanto la spedizione proveniente dal Brasile e diretta ad Olbia era nascosta all’interno di una statuetta e di 4 candele. Quella proveniente da Santo Domingo e diretta a Roma era ccustodita in un doppio fondo ricavato all’interno di manufatti artigianali in legno, mentre quella proveniente dal Brasile e destinata a Firenze era nascosta all’interno di una risma di carta.
Lo scalo di Malpensa, come emerge dai continui sequestri di sostanze stupefacenti effettuati dalla Guardia di Finanza, si conferma come uno dei principali presidi a tutela della sicurezza interna del paese.