Inizia a segnare subito e offre le sensazione che la serata sia propizia. Quando decide di accendersi, è difficile mettergli la museruola. Si prende qualche inevitabile pausa nella partita, ma alla fine il pallottoliere segna 26 punti, il suo miglior fatturato in biancorosso, frutto di una partita in cui di scelte sbagliate non ne fa mai.
Avrà anche le mani di piombo, ma 21 rimbalzi sono un dato clamoroso e allo stesso tempo fondamentale per l’equilibrio della squadra. Non ha rivali sotto canestro e nel finale è anche bravo e lucido a gestire i quattro falli. .
Spiccano i suoi 21 punti, decisivi, così come spunta l’inedito dato di un solo assist nella partita, decisivo tanto quanto i 21 punti, perché smazzato ad Anosike nel finale, nel momento più delicato della partita, a ricacciare indietro i fantasmi di Caserta. Finalmente decisivo e convincente.
Non benissimo, va spesso fuori giri. Ma si rende molto utile in fase difensiva, soprattutto quando si prende con merito ed astuzia uno sfondamento.
Quel quinto fallo scellerato e disgraziato, con la palla nemmeno ancora in gioco, commesso nel momento meno indicato, rischiava di mettere la pietra tombale su una possibile vittoria di Varese. I compagni hanno rimediato alla sua topica, lui deve imparare ad essere meno ingenuo e a regalarsi più minuti in campo gestendo le penalità.
C’è una buona difesa da ricordare nella sua partita, su Cinciarini. In attacco continua a navigare in acque burrascose, mentre attraversa forse il suo periodo più difficile a livello realizzativo con questa maglia. Mancano i suoi punti, mancheranno sempre.
Purtroppo fa male anche a Caserta. Ormai scavalcato nelle gerarchie da Ferrero, non si ricordano spunti positivi o degni di nota nella sua partita. Anzi, nella memoria resta la stoppata che si prende da Putney a conclusione di un contropiede solitario. Il suo contributo deve per forza crescere perché c’è davvero bisogno di tutti e lui, uno dei più esperti, non può latitare così.
Decisivo, coraggioso, sfacciato, glaciale in ogni situazione, tranne una. Gioca una partita di livello assoluto, totale, in attacco ed in difesa, meritandosi partita dopo partita la fiducia che Caja gli concede. Un solo errore: quel fallo che lo estromette dalla partita e che regala a Sosa il gioco da tre punti che rimette in partita Caserta.
Così non va, e come per Kangur, non può essere questo il suo contributo alla causa. Continua a sbattere la testa sul muro degli isolamenti, tira malissimo, prende le scelte sbagliate quasi sempre. Urge una svolta, il più possibile repentina.
Qui la cronaca della partita di ieri.