Palermo, 3 nov. (TMNews) – I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Palermo hanno arrestato un dirigente del Comune e suo figlio accusati di concussione e riciclaggio. Ad emettere i provvedimenti è stato il gip Maria Pino che ha agito su richiesta del procuratore Leonardo Agueci e del sostituto Calogero Paci. Secondo i magistrati il padre, responsabile del servizio Infrastrutture dell’ufficio Opere Pubbliche del Comune, avrebbe chiesto tangenti per 12mila euro a due imprenditori per evitar loro le conseguenze derivanti da irregolarità inesistenti, e per accelerare le pratiche per il rilascio di alcune autorizzazioni. Il figlio, invece, avrebbe “ripulito” il denaro di provenienza illecita.
L’episodio è emerso nel corso dell’attività investigativa del Ros incentrata sui presunti rapporti tra esponenti di Cosa Nostra e ambienti dell’imprenditoria. Fondamentali alla riuscita delle indagini sono state le intercettazioni ambientali registrate all’interno dello studio di un professionista, che hanno fatto luce sugli illeciti messi in atto dai due indagati, e che risalgono al periodo luglio-ottobre di due anni fa. (segue)
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