Melissa, il robot è al Giglio Il Ccr salverà la Concordia

ISPRA Anche il Centro Comune di Ricerche di Ispra vigila sul relitto della Costa Concordia. Il Ccr, infatti, è da giorni impegnato in Toscana nelle operazioni di monitoraggio della nave da crociera incagliata di fronte all’Isola del Giglio.

Il suo supporto alle autorità italiane è prezioso: il centro isprese ha messo a disposizione una strumentazione sofisticatissima, chiamato Melissa, in grado di rilevare con estrema precisione (al millimetro) gli spostamenti della nave. «Si tratta – ha spiegato ieri durante un convegno al Ccr Alessandra Zampieri, capo unità del settore Sorveglianza e Sicurezza Marittima – di un innovativo sistema radar sviluppato dai nostri ricercatori, compatto ed economico, che permette di individuare con precisione ed estrema risoluzione i movimenti di qualsiasi oggetto.

Un sistema nato per il monitoraggio di frane e slavine e per scongiurare attività illecite sulle navi (immigrazione illegale, traffici di droga e armi, pirateria, terrorismo), utilizzabile in situazioni d’emergenza e che funziona sia di giorno sia di notte e con qualsiasi tempo». I ricercatori ispresi sono approdati sull’isola lo stesso giorno del naufragio della nave. In serata, con l’aiuto dei vigili del fuoco, hanno installato la loro strumentazione che già nelle prime ore della mattina è

entrata in funzione. «Sull’isola Melissa fa parte di un sistema integrato di monitoraggio coordinato dall’Università di Firenze che comprende sette diversi sistemi di misurazione» spiega Dario Tarchi della stessa unità di ricerca. «Fra questi figurano laser, laser scanner, reti microsismiche, accelerometri, inclinometri ed estensimetri. Il nostro sistema radar, uno dei più avanzati al mondo, può eseguire fino a 140 misure al secondo, garantendo così una misurazione dei movimenti accurata. Il sistema installato al Giglio acquisisce un’immagine due volte al secondo e misura più di cento punti della nave. Il radar è collocato sulla collina a circa 300 metri dalla nave e controlla costantemente sei punti distribuiti sulla lunghezza dell’imbarcazione».

Attualmente due ricercatori del Ccr di Ispra sono presenti sul posto, mentre ad Ispra altri tecnici osservano la situazione a distanza e rilevano i dati. Questi dati sui movimenti della nave sono stati di fondamentale importanza durante le fasi di ricerca dei dispersi e rivestiranno una rilevanza cruciale durante la fase d’estrazione del carburante dai serbatoi. Anche Ispra, dunque, farà la sua parte per il recupero.

b.melazzini

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