Meningite, migliorano i bambini 251 le persone sotto profilassi

VENEGONO SUPERIORE Circa duecento genitori hanno partecipato ieri sera all’assemblea organizzata dal Comune di Venegono Superiore, dall’istituto comprensivo e dall’Asl di Varese per dare informazioni circa i casi di sospetta sepsi meningococcica che hanno colpito tre alunni della scuola ” e la sorellina di uno di questi.

I bambini stanno migliorando e rispondono adeguatamente alle terapie. Per sapere se sono stati effettivamente infettati dal batterio del meningococco bisognerà attendere i risultati degli esami micro batteriologici, che non arriveranno prima dei prossimi giorni. Intanto va avanti la profilassi: sono 251 le persone interessate tra Venegono e Tradate. «Questo incontro – ha spiegato il sindaco Francesca Brianza – è stato voluto per dare una risposta alla popolazione su quello che è successo. Ci siamo infatti resi conto che al di là dell’intervento tempestivo dell’Asl, che ha svolto un lavoro egregio, in paese si è diffusa molta preoccupazione e la gente ha iniziato a farsi tante domande a cui ritengo doveroso dare delle risposte».

La dottoressa Franca Sambo dell’Asl di Varese ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche della malattia, la sua contagiosità, oltre ai protocolli che vengono adottati per limitare il rischio di diffusione, tranquillizzando i genitori presenti sulle modalità di trasmissione del batterio. La dirigente dell’Asl ha spiegato anche che la contagiosità del malato cessa dopo 24 ore dall’inizio del trattamento e che le età più colpite sono quelle che vanno da 0 fino ai 10- 14 anni e qualche caso sopra i 65 anni.

La dottoressa Sambo ha spiegato che l’Asl interviene tempestivamente a partire dai primi sospetti di infenzione: «Anche questi casi – ha detto – al momento restano ancora un sospetto. Non abbiamo la certezza che ci sia la malattia, ma ci muoviamo comunque come se fossimo in presenza della patologia. Del resto si tratta di situazioni che possono dare quadri molto seri, quindi è giusto muoversi con la massima scrupolosità».
 
I medici dell’Asl di Tradate hanno poi dettagliato il caso, specificando che: «In una prima fase abbiamo contattato i compagni di scuola, delle quarte e delle seconde, in una seconda fase a tutti gli altri contatti, come gruppi sportivi, insegnanti e altri». In tutto sono 251 le persone sottoposte a profilassi: «110 compagni di classe, 41 bambini del doposcuola, 11 del nido di Tradate, 17 della scuola calcio, 2 del catechismo, 37 educatori, 2 allenatori, 32 tra parenti e amici». Rossitto ha anche spiegato che «non è consigliata la sospensione delle attività scolastiche perché il microorganismo responsabile dell’infezione vive nelle mucose, ma non sopravvive nell’ambiente».

b.melazzini

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