Tra le proteste dei genitori, l’anno scolastico 2024/25 a Busto Arsizio per le elementari si apre già con un clima teso. Il cambio di gestione del servizio mensa ha portato con sé un aumento significativo dei costi e la cancellazione di alcune agevolazioni, scatenando la rabbia delle famiglie.
Basta fare due conti per capire il perché: un pasto in mensa arriva a costare 6,30 euro per un solo figlio, decisamente troppo per molte famiglie, soprattutto quelle con più bambini. Come se non bastasse, lo sconto per il secondo figlio è stato eliminato, penalizzando ulteriormente chi ha più figli. E come se non bastasse ancora, non è più possibile portare il pranzo da casa, obbligando tutti a usufruire del servizio di mensa a caro prezzo.
La risposta dei genitori non si è fatta attendere: in tanti hanno deciso di disdire la mensa e di optare per soluzioni alternative come il pranzo preparato a casa o al sacco. Altri hanno deciso di manifestare il proprio dissenso presso il Comune, chiedendo spiegazioni e un ripensamento delle decisioni prese. Tra questi, il comitato genitori della scuola Schweitzer di Sant’Anna ha addirittura indetto lo sciopero della schiscetta, invitando tutte le famiglie a non usufruire del servizio di mensa.
Preoccupazione principale? Il costo insostenibile. L’aumento delle tariffe rischia di escludere dal servizio molte famiglie, creando disagio tra i bambini e penalizzando le famiglie con più figli. Inoltre, la mancanza di scelta e l’imposizione della mensa creano ulteriori difficoltà alle famiglie che hanno esigenze alimentari particolari.
I genitori chiedono al Comune un intervento immediato: abbassare le tariffe, ripristinare lo sconto per il secondo figlio e la possibilità di portare il pranzo da casa. Ma soprattutto, chiedono dialogo e soluzioni condivise per trovare un servizio mensa che sia davvero accessibile e di qualità per tutti i bambini di Busto Arsizio.
La situazione è ancora in evoluzione e si attende una risposta concreta da parte del Comune. Una cosa è certa: il tema del diritto all’istruzione e al benessere dei bambini passa anche attraverso l’accesso a un servizio mensa scolastico di qualità e a prezzi accessibili. Un servizio che sia davvero un servizio per le famiglie, e non un salasso.