MERCALLO E’ tornata a colpire nella notte tra sabato e domenica la "banda delle Spaccate". Nel loro mirino è entrato questa volta il bar Tabacchi «Eredi Tamborini» di Mercallo, il noto esercizio commerciale posizionato lungo la strada provinciale 629, in direzione di Vergiate. I malviventi hanno sfondato con l’autovettura la vetrata, arrecando danni ingenti alla struttura ma, grazie al tempestivo intervento dei titolari del bar che vivono al piano di sopra, sono fuggiti a mani vuote.
«Dovevano essere circa le due di notte – racconta una delle proprietarie del bar – quando a un certo punto abbiamo sentito diversi colpi, molto forti. Un primo botto, un secondo e un terzo botto fortissimo. Pensavo che qualcuno avesse fatto un incidente, che si fosse scontrato contro un guard rail della Provinciale, così ci siamo affacciati e abbiamo visto un’autovettura in retromarcia che stava sfondando la nostra vetrina. Abbiamo notato tre uomini a volto coperto e con i guanti, uno dei quali non più alto di un metro e sessanta. Abbiamo iniziato a urlare – racconta la donna più anziana – poi è scattato l’allarme, così sono scappati rubare nulla. Il danno è però molto costoso e ora ci toccherà far riparare tutto».
I tre uomini, coperti da un passamontagna nero, hanno dovuto velocizzare l’operazione di fuga. L’auto è rimasta intrappolata per qualche secondo nella serranda e dopo una rapida accelerata si è liberata della vetrata e si è allontanata rapidamente, fuggendo verso Vergiate: «Non hanno detto nulla – dicono i titolari – non sappiamo se si sia trattato di italiani o di stranieri. La cosa incredibile è che qualcuno possa utilizzare un’automobile per distruggere un negozio. Non ci era mai successo nulla del genere».
Quello di Mercallo è solo l’ultimo caso di spaccata: nelle ultime due settimane, infatti, la banda ha devastato le serrande di un bar di Morazzone, della “Tabaccheria brebbiese” di Brebbia oltre che del bar del distributore “Total” di Gazzada Schianno. Un’escalation negativa che ha coinvolto alcuni esercizi commerciali distribuiti in diverse zone, anche distanti le une dalle altre, del Varesotto. Il modus operandi però è sempre lo stesso: autovettura in retromarcia e alcuni colpi violenti contro le serrande per dare il via libera all’irruzione
dei ladri. Anche in questo ultimo caso uno dei tre complici era rimasto alla guida dell’autovettura con il motore sempre acceso, in modo da ripartire velocemente nel caso qualcuno, come a Mercallo, ne avesse interrotto l’azione. Altro elemento comune è che sono presi di mira bar ed esercizi pubblici isolati e vicini a strade a veloce scorrimento: evidentemente la banda conta su una via di fuga sicura dopo il colpo.
Pino Vaccaro
b.melazzini
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