– Furti a Milanello: assolto con formula piena il magazziniere ex cognato del presidente rossonero . Ieri mattina il giudice di Varese, ha assolto , 53 anni, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di furto aggravato.Madhoun era stato arrestato in flagranza di reato dalla Digos di Varese il 15 dicembre scorso, mentre in auto si stava allontanando da Milanello. Secondo la accuse aveva asportato degli indumenti di proprietà della società, come testimoniato dalle telecamere nascoste che lo avevano ripreso mentre metteva in borsa gli oggetti.
Al magazziniere veniva contestato, nel caso specifico, il furto di un paio di scarpini Adidas personalizzati appartenenti a , che lo stesso ex giocatore rossonero ha dichiarato di aver regalato a Madhoun. L’uomo era particolarmente simpatico al giocatore che ha così voluto fargli un presente. La felpa trovata nella borsa del magazziniere è in realtà risultata essere già nelle disponibilità dell’uomo, mentre i pantaloncini usati poteva essere presi dal personale come vuole la prassi societaria.
Lo stesso pubblico ministero d’udienza ieri ha chiesto l’assoluzione e Madhoun è stato quindi dichiarato non colpevole per l’accusa di furto aggravato. A suo carico resta però aperto un secondo procedimento. Dopo l’arresto, infatti, gli agenti della Digos di Varese hanno perquisito l’appartamento milanese dell’uomo. Trovando decine di maglie griffate Milan, tute da ginnastica e altro abbigliamento sportivo, nonchè le dime per poter eseguire delle scritte sugli indumenti e degli adesivi. Il magazziniere per questo è accusato di ricettazione. Dovrà probabilmente affrontare un secondo processo per rispondere di quest’accusa anche se gli avvocati hanno già anticipato che per molto di quel materiale l’indagato è in grado di produrre scontrini d’acquisto regolare. Insomma avrebbe regolarmente comprato gli indumenti sportivi o quanto meno parte di questi. La data del processo non è ancora stata fissata, l’indagine è aperta. Ma Madhoun, che lavora come magazziniere a Milanello da 14 anni ed è il marito della sorella dell’ex moglie di Galliani, potrebbe vedersi assolto anche da questa seconda imputazione.
L’indagine era partita a novembre 2015 quando la società rossonera aveva sporto denuncia per ingenti furti di materiale dai propri magazzini di Milanello. L’arresto del magazziniere era avvenuto in flagranza: l’uomo era stato visto attraverso le telecamere nascoste «mentre girava per il magazzino, spostando delle scatole – hanno spiegato ieri i difensori – ovvero mentre faceva semplicemente il proprio lavoro».