Perugia, 3 ott. (TMNews) – I giudici della corte d’Assise d’appello del tribunale di Perugia, dopo oltre 10 ore di camera di consiglio, hanno assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, accusati di avere ucciso, nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 2007, la studentessa inglese Meredith Kercher nella casa di via della Pergola, nel capoluogo umbro. Colpevole invece di calunnia Amanda, condannata a 3 anni di reclusione (già scontati).
In primo grado i due erano stati condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere. Amanda all’inizio della lettura era tesissima, già quasi in lacrime prima della sentenza, Raffaele invece era più tranquillo.
Una assoluzione che era già nell’aria intorno alle 19 di oggi. La decisione del presidente Claudio Petrillo Hallmann ha accolto tutte le obiezioni sollevate dalla difesa e soprattutto la Corte si è completamente fidata dalla perizia formulata dai periti nominati dalla corte stessa sulla presunta e non più arma del delitto che sul gancetto di reggiseno appartenente alla vittima Meredith Kercher.
Folla letteralmente impazzita per la sentenza. Fischi all’avvocato di Raffaele Sollecito. Il pubblico grida ‘vergogna, vergogna’. Sono oltre mille i manifestanti in piazza che non condividono la sentenza emessa dalla Corte d’appello e che additano come responsabili gli avvocati della difesa.
Teoricamente, Amanda e Raffaele sono liberi già da stasera e Amanda, come hanno detto più volte i familiari, potrebbe lasciare l’Italia già in serata.
In appello Amanda e Raffaele sono stati assolti quindi con formula piena dall’accusa di avere ucciso Meredith Kercher, in base al primo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, che prevede l’assoluzione perchè “il fatto non sussiste”.
Unico condannato per l’omicidio a questo punto è Rudy Guedé, a 16 anni di carcere in via definitiva.
Grande gioia in aula alla lettura della sentenza fra i familiari degli imputati, impietrita la famiglia Kercher, che non rilascerà commenti comunque fino a domattina; ma fuori dal tribunale si è scatenato un clima da caccia alle streghe con grida di “vergogna, vergogna” e proteste contro gli avvocati degli imputati.
Apa/Bnc
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