Perugia, 1 giu. (Apcom) – Il ritorno in aula, dopo la condanna in primo grado per 26 anni, di Amanda Knox è durato poche decine di minuti. Soltanto il tempo di sfoggiare un nuovo look di capelli e di ascoltare la ricusazione del Gip Matteini da parte del suo avvocato Luciano Ghirba nell’ambito del processo per calunnia dopo le accuse alla polizia di maltrattamenti durante l`interrogatorio dove emerse il nome di Patrick Lumumba. Ghirba che ha messo in evidenza che Mattenini “era lo stesso Gip che ha applicato la misura cautelare in carcere, lo stesso che ha rigettato per ben due volte le richieste di arresti domiciliari”. L`udienza è stata immediatamente rinviata al prossimo primo ottobre e la richiesta di ricusazione sarà valutata dalla Corte d`Appello il 17 giugno prossimo.
Amanda, presente in aula, secondo gli avvocati era intenzionata a rilasciare delle dichiarazioni spontanee a riguardo delle accuse di calunnia. Secondo gli avvocati la ragazza americana voleva ribadire di non avere “voluto accusare nessuno ma di aver raccontato come sono andati i fatti” durante l`interrogatorio in Questura, dove dice di essere stata forzata a fare il nome di Lumumba e di essere stata presa a”scappellotti” sulla testa perché considerata reticente.
La bella Amanda ha sorpreso tutti con il suo nuovo look: i capelli non più lasciati lunghi fino alle spalle o raccolti all`indietro. Ma tagliati “alla garconne”: ovvero molto corti con frangetta sul davanti. In carcere, hanno riferito gli avvocati, attualmente continua a studiare collegata attraverso ad un pc all`Università di Seattle, dove svolge delle traduzioni sull`opera letteraria di Moravia.
Bnc/Cro
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