Meredith; Confermata violenza di gruppo, ma manca un’arma


Perugia, 29 mag. (Apcom)
– Meredith Kercher è stata uccisa da più killer che si trovavano all’interno della sua camera e la coltellata al collo le è stata inflitta quando la ragazza si trovava ad una trentina di centimetri dal suo aggressore, come dimostrano gli schizzi di sangue sul mobile. I funzionari dell’Unità analisi crimine violento della Polizia scientifica, Capotasti, Politi e Di Nardo – ascoltati oggi come testimoni – hanno confermato, ognuno attraverso le proprie competenze, la dinamica che ha portato alla morte di Meredith.

I teste hanno spiegato come il gruppo avesse a disposizione chiaramente spazio per la sua azione fatale e come le impronte provano questo passaggio di gruppo. L’avvocato Bongiorno ha puntato ancora sulla contaminazione dei reperti, ma il Pm Comodi stavolta ha escluso questa ipotesi con un esempio concreto: un calzino toccato con quanti usati anche per rilevare altri oggetti non fu contaminato. Niente dna alieno, niente tracce genetiche.

Resta però un mistero da risolvere: le due ferite sul collo della ragazza inglese (una più grande e un’altra più piccola) anche secondo i testi vanno attribuiti a due coltelli differenti. Uno è quello sequestrato in caso di Sollecito, l’altro è un coltello-fantasma. Un dubbio pericoloso viene insinuato dalla difesa di Sollecito e Knox e se il coltello sequestrato non è l’arma del delitto che invece è stata buttato chissà dove dall’assassino in fuga. Chiaro il riferimento al colpevole unico Rudy Guede.

Oggi in aula era presente anche il fidanzato americano di Amanda Knox, David Johnsrud, detto semplicemente DJ. Lui non ha parlato con la stampa. Amanda gli ha regalato un sorriso affettuoso. Raffaele qualche sguardo incuriosito. Nell’udienza del 5 giugno saranno chiamati a testimoniare il medico legale e la genetista forense; il 6, la madre della vittima Arline, la sorella ed il fratello, mentre per il 12 giugno su richiesta dei difensori Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, si terra’ l’esame di Amanda Knox.

bnc

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