Meredith, in aula foto dell’autopsia e Amanda abbassa gli occhi


Perugia, 4 apr. (Apcom)
– Udienza a porte chiuse. Il giudice
della Corte d’Assise di Perugia, Giancarlo Massei, ha accolto ieri mattina la richiesta dei legali della famiglia Kercher,
che non voleva dare in pasto ad estranei le fotografie
dell’autopsia del corpo martoriato di Meredith. Un corpo
sfregiato dai killer e poi analizzato e tagliato a pezzi anche
dai medici legali in cerca di indizi. L’udienza senza pubblico è
iniziata proprio con la testimonianza del medico legale Luca
Lalli, che dopo cinque ore di esame e contro-esame ha confermato
la sua perizia senza nessuna novità. La morte della ragazza
inglese è avvenuta intorno alle 23, per dissanguamento, e dai
tamponi vaginali esaminati è emerso che avrebbe avuto un rapporto sessuale frettoloso prima di morire.

L’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Raffaele Sollecito,
incalza il medico chiedendo due aspetti fondamentali
dell’autopsia. Se ci sono segnali equivocabili della violenza
sessuale e se si può stabilire se la morte possa essere stata
provocata da più mani, ovvero da più persone. Lalli ammette che non ci sono segnali esterni che possano far affermare chiaramente che si è trattata di una violenza sessuale. Anche se non la esclude, facendo il paragone di un abuso ottenuto sotto minaccia di un’arma o psicologica. Alla seconda domanda dell’avvocato Bongiorno, il medico legale ammette che non è possibile stabilire quante persone possono essere state presenti nella camera durante l’omicidio.

In mezzo a tante domande e poche risposte, in aula vanno in
scena i fotogrammi di quello che rimane di Meredith. Amanda Knox
– riferisce chi era in aula – non guarda mai i video e le foto.
E’ turbata. Niente sorrisi come al solito. Raffaele Sollecito
invece osserva tutto e prende minuziosamente appunti. I
fidanzatini tornano protagonisti dopo la testimonianza di Lalli, quando è il turno del negoziante che li ha visti, 24 ore dopo l’omicidio di Meredith, baciarsi spregiudicatamente ed acquistare due perizoma per una serata che come avrebbe detto Sollecito: “hot sex”. Insomma una serata dove dare il meglio dei loro appena vent’anni, pieni di entusiasmo. Sia Amanda sia Raffaele restano impassibili davanti a questa ricostruzione. Non c’è vergogna nei loro sguardi. Sollecito ha querelato il negoziante per menzogna, ma a parlare ci pensano i video muti del loro shopping.

Bnc

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