Perugia, 21 nov. (Apcom) – Due ergastoli e isolamento in carcere rispettivamente di due e nove mesi. È stata questa la richiesta dei pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi nei confronti di Raffaele Sollecito e Amanda Knox al termine della requisitoria durata due giorni per il processo sulla morte di Meredith Kercher. Nonostante la richiesta pesante dell’accusa, i due ex fidanzati non si sono sciolti in un pianto disperato ma hanno ascoltato impassibili le richieste di pena. Solo Amanda oggi in aula ha voluto replicare al pm Mignini che, di fatto, come ha dimostrato anche il video proiettato in aula sull’omicidio di Meredith, l’ha considerata “la mente” dei tre killer; d’altronde era l’unica che poteva avere motivi di rancore nei confronti della ragazza inglese – sempre secondo l’accusa – dato che Raffaele e Rudy avevano avuto poco o nulla a che fare con la vittima.
“Amanda voleva vendicarsi di Meredith – così ha spiegato il pm in aula ieri – che la rimproverava per i turni di pulizia non fatti e per uno stile di vita differente”. Amanda oggi in aula invece si è difesa dicendo: “Volevo bene a Metz” visto che “è stata sempre gentile con me”. Insomma non avrebbe avuto niente di cui vendicarsi. Ma la ragazza americana non ha quasi mai guardato il monitor durante la proiezione del video sulla ricostruzione di quel tragico primo novembre 2007.
Quasi intimorita di vedere un suo clone, sotto forma di cartone animato, compiere quella violenza che ha portato alla morte della sua coinquilina. Raffaele Sollecito invece, come sempre, ha preso appunti ed ha monitorato il video per tutta la sua durata. Al suo legale, Luca Mauri, ha detto: “Quello che sto vedendo mi sembra assurdo, è come se vivessi in un altro mondo”. Il ragazzo pugliese ha ribadito che la notte del primo novembre era a casa sua. Per l’avvocato della famiglia Kercher, Francesco Maresca, le richieste di ergastolo e di isolamento sono compatibili “con i reati che vengono imputati ad Amanda e Raffaele”. Maresca inoltre ha apprezzato e condiviso la ricostruzione dell’omicidio dei pm mostrata in aula attraverso il video.
Le difese invece parlano di “fantasie”, di “ricostruzioni addirittura senza senso logico” e di un video “costruito per giustificare il teorema dell’accusa”. E sono fiduciose – come spiegato dall’avvocato Mauri – di ribaltare nell’arringa quelle certezze espresse dai pm. Il 27 novembre si riaprirà l’ultima parte di questo processo e la parola stavolta andrà proprio agli avvocati di Sollecito e Knox.
Bnc/Lux
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