Perugia, 29 set. (TMNews) – “Siamo consapevoli dell’innocenza di Amanda Knox”: inizia così l’arringa dell’avvocato Carlo Della Vedova, legale della ragazza americana, nell’ambito del processo sulla morte di Meredith Kercher giunto ormai alla fase conclusiva tanto che si prevede per sabato o massimo lunedì prossimo la sentenza in appello. “La verità non muore mai”, ha continuato l’avvocato Della Vedova, “è per questo che oggi nell’arringa d’appello siamo più tranquilli di due anni fa. La verità infatti è emersa durante le fasi di questo processo tramite il confronto tra accusa e difesa e tra i periti di parte e quelli nominati dalla Corte d’appello. Amanda e Raffaele sono innocenti perché non hanno commesso nessuna azione delittuosa la sera del 1 novembre 2207 quando venne uccisa la povera Meredith”.
Il legale si è rivolto direttamente alla Corte e ai giudici popolari: “All’inizio di questa storia i pescherecci super tecnologici dell’accusa avevano riempito le reti. Poi però una volta raggiunto il porto, analizzato il pescato, in quelle reti non c’è rimasto più nulla che possa ricondurre al delitto i due ex fidanzati”. Della Vedova ricorda anche l’accanimento contro Amanda: “È stata impalata nella pubblica piazza, sono stati messi alla mercè di tutti molti aspetti privati che nulla entravano con il processo come il sesso, le sue convinzioni religiose e persino il suo stato di salute”.
In aula sono presenti Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La Corte ha stabilito che potrà essere ripresa in diretta televisiva o registrata la lettura della sentenza. Gli accrediti di giornalisti e operatori questa mattina sono saliti da 352 di ieri pomeriggio ai 391.
Bnc/Ral
© riproduzione riservata