MESENZANA Pomeriggio di fuoco ieri a Mesenzana. Con fiamme che si sono levate da un’ex deposito di una segheria in disuso da anni. Un capannone alla Malpensata, tra la pista ciclabile e la 394 che si è trasformato in una sorta di palla di fuoco. All’interno, era rimasta stoccata un’ingente quantità di legna che ha alimentato il rogo. Al punto che dopo l’allarme, scattato verso le 17, si è reso necessario l’intervento in forze dei vigili del fuoco di Luino e Varese.
Cinque i mezzi impegnati e altrettante le squadre, con le autobotti che per ore hanno fatto la spola per il rifornimento dell’acqua. Acqua che è stata prelevata anche dalla rete idrica comunale. Impossibile fare altrimenti anche perché bombardare con i getti d’acqua il deposito è stato l’unico sistema per evitare che l’incendio si propagasse. Mentre, con l’ausilio di un mezzo meccanico la legna che aveva smesso di bruciare è stata mano a mano portata fuori dal deposito. A preoccupare i vigili del fuoco anche il tetto in eternit della struttura: per questo è stata allertata anche l’Arpa di Varese e i vigili del fuoco hanno operato con il supporto dei respiratori a ossigeno. Così l’attenzione è rimasta altissima fino alla conclusione delle operazioni che dopo lo spegnimento si sono concentrate sulla bonifica e la messa in sicurezza. Nonostante i problemi strutturali, visto che il capannone aperto sui quattro lati non è risultato compromesso, si è rivelata decisamente complicata la rimozione della legna sottratta al fuoco. Dopo lo spegnimento, ultimato verso le 19, sono proseguite le operazioni di bonifica. Difficile ipotizzare le cause all’origine del rogo. Il deposito in disuso da decenni non era frequentato e questo non esclude l’origine dolosa. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri di Luino e la polizia locale di Mesenzana.
b.melazzini
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