Città del Messico, 12 gen. (TMNews) – Una militante femminista di Ciudad Juarez, la città più violenta del Messico, è stata assassinata la settimana scorsa dopo un tentativo di stupro. Lo hanno annunciato le autorità giudiziarie.
Il corpo di Susana Chavez, 36 anni, è stato trovato, con la mano sinistra tagliata, giovedì scorso in una strada del centro città, ma la sua identificazione da parte della famiglia c’è stata solo a inizio settimana: lo ha precisato ieri sera una fonte giudiziaria sotto copertura di anonimato. Tre uomini, fra cui un minorenne, sono stati arrestati. Hanno riconosciuto di essere gli autori del tentativo di violenza sessuale e dell’omicidio, mentre erano sotto l’effetto di alcool e droga.
Questo omicidio arriva meno di un mese dopo l’esecuzione nella stessa città di un’altra militante, Marisela Escobedo, uccisa mentre manifestava di fronte agli edifici governativi dello stato di Chihuahua per reclamare la cattura dell’assassino della figlia, scarcerato ad aprile malgrado avesse confessato il reato. Poetessa, Susana Chavez si batteva per la difesa delle donne vittime di violenze. Aveva lanciato lo slogan “Non una vittima in più”, emblema delle manifestazioni di protesta contro il fenomeno degli omicidi delle donne, apparso in questa città alla frontiera con gli Stati Uniti negli anni Novanta.
Fco
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