Los Angeles, 5 apr. (Apcom) – E’ di due morti e di un centinaio di feriti lievi il bilancio del violento sisma di magnitudo 7,2 – non 6,9 come affermato in precedenza – avvenuto questa notte nello Stato della Bassa California, nel nordovest del Messico. Il terremoto, che è stato avvertito anche negli Stati Uniti, è uno dei più potenti che abbia colpito la regione negli ultimi decenni.
Il sisma è stato registrato dall’Istituto di geofisica
americano (Usgs) alle 23.40 ora italiana, a circa 60 chilometri a sud est di Mexicali, città commerciale situata lungo la frontiera del Messico con la California, e a 167 chilometri ad est di Tijuana. Il sisma, che si è verificato a 10 chilometri di profondità è stato seguito da una ventina di scosse di assestamento, di cui cinque di magnitudo comprese fra 5 e 5,4 gradi. Alfredo Escobedo, direttore della Protezione civile in Bassa California ha dichiarato che un uomo è morto per il crollo della sua abitazione alla periferia di Mexicali e che un secondo è perito investito da una macchina mentre si precipitava in strada, preso dal panico. Almeno 100 persone sono rimaste ferite sempre a Mexicali, principalmente per la caduta di oggetti. Evacuati i 300 pazienti dell’ospedale generale delle città per black-out e mancanza di acqua corrente. Diversi smottamenti hanno provocato la chiusura di alcune strade fra Mexicali e Tijuana.
Il sisma ha fatto tremare anche alcuni edifici di Los Angeles e San Diego, nel sud della California, ed è stato avvertito in Arizona e in Nevada.
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