Messina, 4 ott. (Apcom) – Si scava senza sosta a Messina in mezzo alle macerie e al fango che finora ha restituito 22 corpi, secondo il bilancio ufficiale. Altre 5 vittime sono state localizzate dai Vigili del Fuoco. Almeno 35 i dispersi e oltre 500 gli sfollati. Stamani è arrivato il premier Silvio Berlusconi che, incontrando gli sfollati al Residence ‘Le Dune’, ha assicurato che il Governo farà come in Abruzzo dopo il terremoto: darà la casa a chi l’ha persa e bloccherà tasse e mutui.
“Qui ci sono due negatività, i tempi e la sicurezza. Faremo come all’Aquila. Costruiremo dove c’è sicurezza. Vi saremo vicini con tutti i mezzi. Abbiamo la grande esperienza dell’Abruzzo, nel tempo necessario vi daremo le case – ha detto Berlusconi -. Quelle zone non sono più abitabili. Costruiremo nuovi quartieri come quelli fatti a L’Aquila. I soldi non sono un problema, il governo metterà le risorse necessarie. Gli enti locali dovranno occuparsi di individuare le nuove aree edificabili”.
Inoltre, il governo “bloccherà le tasse e i mutui ai cittadini delle zone colpite dall’alluvione”.
Che la zona di Giampilieri Superiore fosse a rischio idrogeologico, non è comunque una novità, è noto almeno dal 1600. Lo racconta l’architetto Nino Rotella della Sovrintendenza di Messina. “Una pala d’altare del 1600 è stata spostata dalla Chiesa di San Nicola di Giampilieri Superiore. Un documento dell’epoca – continua – ne parla e dice che quel prezioso elemento dell’altare è stato spostato dopo uno smottamento della collina provocato da una violenta alluvione”.
Secondo l’architetto Rotella quindi “l’area non è che da oggi è a rischio idrogeologico: si sa dal 1600. L’uomo – conclude – non ha la memoria storica. E’ la presunzione dell’uomo che mette in evidenza questo dramma”.
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