Messina, gli sfollati: Schifani pensaci tu che sei siciliano


Messina, 5 ott. (Apcom)
– “Viene Schifani? Farà qualcosa lui che è siciliano?” All’Europa Palace hotel di Messina ci sono 128 sfollati dopo il nubifragio dei giorni scorsi che ha provocato morte e distruzioni. Alberto Curatolo 82 anni è l’ex capostazione di Giampilieri Marina è speranzoso dopo avere appreso che il presidente del Senato verrà a breve qui a fare visita a lui, ai 27 minori che ci sono e il neonato che è nato 10 giorni fa che viene ospitato qui con la famiglia. La solidarietà e vicinanza tra gli sfollati ha creato una sorta di famiglia rallegrata, per quel che è possibile, dalla presenza di una vivace bambina di quattro anni Maria Chiara che accoglie chiunque arrivi con pacchi vestiti o viveri e la bambina dice: “Buongiorno e benvenuti”.

In questo albergo la maggior parte degli sfollati provengono da due palazzine di ferrovieri realizzate proprio a ridosso della stazione di Giampilieri Marina, per lo più sono uomini e donne pensionati. “Pioveva forte ero vicino alla finestra nella parte posteriore, guardavo la collina e l’ho vista cadere giù con tutti gli alberi e si è fermata davanti la mia finestra” racconta ancora Curatolo e rivela come tutti i suoi vicini di casa siano diventati gioco forza vicini di camera d’albergo.

Lui non ha perso il buon umore e adesso ha intenzione di ‘sfogare’ la sua passione per la poesia scrivendone una “sarcastica”. Già l’altra sera si era fatto notare dal sindaco della città, Giuseppe Buzzanca, quando insieme al ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo era venuto qui in albergo: “E ora che parte della collina è caduta sulla mia proprietà, signor sindaco, dovrò pagare la fondiaria” aveva chiesto. Dello stesso tenore ma molto meno ironico è Calogero Rizzo 69 anni ex ferroviere “I danni della mia autovettura chi me li paga? Dove devo andare? Io ho fatto le foto, le porto in Comune?”.

Vogliamo tirarci su e recuperare alcune cose quante più possibili dalle nostre case ” dice Maria Turiano 64 anni che da poco rientrata nella sua abitazione. “Accompagnati dalle forze
dell’ordine siamo potuti rientrare a prendere alcune cose. Poi
ricorda con terrore quella notte e dice :” Dopo il fango son
cadute giù le pietre, la nostra abitazione non è stata toccata
ma difficilmente ci potremo ritornare”. Oggi dopo essere
rientrata nell’appartamento dice che “dietro la casa c’è ancora
una vena nella montagna che sembra stia venendo giù, temo che
quello che arriverà dopo sarà più grave…”.

Tutti gli sfollati ospiti dell’Europa palace hotel sono
assistiti dalla cooperativa ‘Faro 85’ che ci dice di avere
raccolto a sè operatori sanitari e sociali, medici, psicologi in
stretta cooperazione con la Croce rossa e la comunità di
Sant’Egidio. Qui il presidente del Senato è atteso per 16.30.

Cas/Fva

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