Il meteo autunnale e la città viva e popolata a Ferragosto. Questa estate varesina è davvero atipica: non tanti come nel passato hanno deciso di trascorrere le ferie fuori città, i negozi sono aperti, il centro trafficato e trovare un parcheggio libero è sempre un terno al lotto.
Passeggiando per corso Matteotti, ma anche andando a fare la spesa al supermercato o semplicemente girando in auto per la città, non si ha l’impressione di essere nel bel mezzo del mese di agosto.
Settimana in cui di solito la città si svuota, i negozi chiudono per ferie e trovare un’anima in giro per le strade è una rarità (o, almeno, lo era nei tempi d’oro).
Niente traffico, parcheggi liberi e niente fila alle casse del supermercati: questa era Varese nel mese più caldo dell’anno.
Ora che ad agosto si faticano a superare i 25 gradi e la pioggia non smette di cadere, anche i vacanzieri hanno perso l’orientamento.
In pochissimi sono partiti e se ne sono accorti per primi i negozianti, che nella settimana di Ferragosto hanno ancora le saracinesche alzate.
«In ferie quest’anno non si va perché non ci sono i soldi – dicono – Il tempo è brutto anche per andare al lago o in piscina, tanto vale tenere aperto. Chi non si è potuto permettere le ferie ed è rimasto in città, magari qualche sfizio se lo toglie e si dedica allo shopping». E meno male che i negozi sono aperti, altrimenti farsi passare le giornate di ferie senza potersi mettere in costume neanche in piscina o al lago, sarebbe stato davvero deprimente.
Ma Varese non sembra proprio una tipica città fantasma di Ferragosto. Anche i ristoratori si sono accorti che non è proprio tempo di ferie.
I locali del centro sono aperti e «si sta lavorando benissimo – confermano dal ristorante “La Bella Napoli” di piazza Giovine Italia – Ormai sono un paio d’anni che non chiudiamo più ad agosto, perché abbiamo notato che sempre più gente rimane in città. Ma sinceramente non era mai successo di vederne tanta come quest’anno». I varesini non sono partiti e in compenso sono venuti in città moltissimi stranierei. «Abbiamo notato anche che ci sono molti più stranieri rispetto alle passate stagioni estive – aggiungono – Tante famiglie che provengono dall’Olanda e dalla Francia».
Complice la creazione della zona pedonale, piazza Giovine Italia è diventata un punto di riferimento per i varesini che vogliono cenare all’aperto nel centro città. Peccato che trovare un tavolo libero tra le 20 e le 22 sia quasi impossibile.
Della serie: meno soldi per le vacanze ma le ferie si cerca di godersele lo stesso. Di giorno si fa shopping a caccia degli ultimi capi a prezzi stracciati e alla sera si esce a cena e si beve qualcosa nella piccola Brera.
Tutto funziona al contrario insomma e il commercio si adatta. Tranne i gestori di piscine e dei Lidi varesini che hanno comunque cercato di riorganizzarsi. Il tempo inclemente non è certo stato dalla loro parte e di affari quest’anno ne hanno fatti forse meno che in passato.
I moltissimi varesini che non hanno messo mano al portafogli per andare fuori città, avrebbe volentieri passato le loro vacanze sdraiati a bordo vasca o sulle rive del nostro Lago. La pioggia e il tempo incerto invece, hanno fatto passare a tutti la voglia di mettersi il costume.
© riproduzione riservata