Mezzo mondo a Varese per studiare la lezione dell’Audiovestibologia

I nostri utenti sono ormai per il 60% bimbi e per il 40% pazienti adulti, molti ultra sessantacinquenni

Il meeting annuale delle associazioni europee che si occupano di sordità e di impianti cocleari(Euro-Ciu), è stato organizzato dall’Aguav (Associazione genitori e utenti dell’audiovestibologia di Varese) lo scorso weekend a Villa Cagnola di Gazzada-Schianno.
Un incontro al quale hanno preso parte professionisti noti nel panorama internazionale, come la professoressa , direttrice dell’Ear&Hearing Program, all’Israel institute of technology di Haifa – Israele, che ha parlato della qualità della vita, sia da un punto di vista medico,

sia come paziente, essendo lei stessa portatrice di impianto cocleare. Inoltre il professor , dell’università di Nottingham e direttore del più grande centro di impianti cocleari in Inghilterra, ha ripercorso la storia dell’impianto cocleare e ilustrato quali strategie vengano adottate per migliorare la qualità di vita dei portatori di impianto cocleare.Un convegno che ha avuto l’obbiettivo di dare l’avvio a un progetto teso a gettare le basi per la definizione di una Linea Guida Europea per la cura della sordità, da presentare alla Commissione Europea. E non è un caso che, proprio a Varese, Euro-Ciu abbia deciso di dare il via a questo progetto con il workshop “Qualità della vita e strategie di riabilitazione per i portatori d’Impianto Cocleare”, in quanto il dipartimento di Audiologia dell’ospedale di Circolo, diretto dalla dottoressa Cristofari, è fiore all’occhiello nel panorama italiano per la cura della sordità.Il Servizio di Audiovestibologia dell’Ospedale di Circolo di Varese vanta una tradizione assistenziale e di ricerca ultradecennale, ma solo negli ultimi diciotto anni ha assunto un ruolo di riferimento a livello nazionale. Ogni anno vengono effettuati circa 80 nuovi impianti cocleari. «Abbiamo anche pazienti che vengono dall’estero», spiega il direttore del reparto, . Questo incremento dipende anche in parte dal fatto che le indicazioni relative ai pazienti che hanno diritto a un impianto cocleare sono state ampliate: prima l’impianto, totalmente a carico del Servizio sanitario nazionale, spettava solo a chi era affetto da totale sordità, ora le indicazioni sono state estese anche per i sordi medio-gravi. L’unità operativa è ancora la prima in tutto il Paese per impianti su bambini piccoli e piccolissimi. «I nostri utenti sono ormai per il 60% bimbi e per il 40% pazienti adulti, molti ultra sessantacinquenni – continua Cristofari – più Un impianto viene messo in età precoce e migliori sono i risultati. La riuscita dell’impianto poi dipende anche dall’esperienza uditiva del paziente». Nell’audiovestibologia di Varese viene utilizzata tecnologia di ultima generazione. Oltre a proporre sedute di riabilitazione via web ad alcuni pazienti selezionati, si avvale di impianti cocleari all’avanguardia. Il successo dell’innesto di un impianto cocleare dipende, soprattutto, dalla grande attività di counceling che il team che fa capo a Cristofari conduce.
Si tratta di una trentina circa di professionisti. «Abbiamo medici strutturati, liberi professionista, un ricercatore, logopediste e pedagogiste, audiometristi e audioprotesisti. Negli anni è stata anche introdotta la figura dello psicologo: uno degli effetti negativi della sordità nell’adulto, infatti, è la depressione».