– Compie 50 anni una vera e propria istituzione di Travedona, l’azienda agricola Bianchi, che da mezzo secolo produce e vende in tutto il mondo le famose e gustosissime pesche di Monate. Dal 1965, la pesca sciroppata che viene coltivata sulle rive del lago è legata al nome di Gianpaolo Bianchi; oggi, l’azienda è guidata dalla moglie e dalle figlie . Una vera eccellenza gastronomica conosciuta ben oltre i confini della provincia di Varese;
il clima caldo di questa estate preannuncia un’annata record ed è facile immagine che, come sempre, le scorte di pesche sciroppate verranno finite già a Natale. La ricetta tramandata da Gianpaolo è sempre rigorosamente messa in pratica e custodita dalla moglie e dalle figlie e dai fidati collaboratori della piccola azienda agricola travedonese. Le pesche vengono lavate, snocciolate, pelate, inscatolate, sciroppate con acqua e zucchero, sigillate nelle scatole di latta, che hanno le stesse sembianze di quelle di 50 anni fa, che vengono sterilizzate in acqua bollente e poi fatte raffreddare.
Alla Bianchi, sembra che il tempo si sia fermato; l’attenzione per la qualità e per i dettagli è maniacale così come la passione e la voglia di migliorarsi di Giuliana, Chiara e Romina, che non vengono mai meno. Un orgoglio anche per tutto il paese, che viene identificato con i perzic, come le pesche vengono chiamate nel dialetto locale. Anche il sindaco, come la stragrande maggioranza dei suoi concittadini, ha ricordi personali legati alla coltivazione delle pesche. « – afferma il sindaco – ha avuto la pazienza e la capacità di apprendere i segreti trasmessi da un pioniere del settore come , detto Luisin Magnan. Ricordo che negli anni settanta nella casa del Luisin le donne dei cortili e delle case vicine si trovavano per pelare le pesche che arrivavano appena raccolte dalla Cadenascia e da Monate, per essere preparate e inscatolate». Allora, la saldatura veniva fatta con lo stagno, sempre a mano. «Profumi di un tempo – sottolinea il primo cittadino – mantenuti ancora vivi in mezzo secolo di storia dalla famiglia Bianchi a cui faccio i miei complimenti».
Oggi come mezzo secolo fa, nulla viene lasciato al caso, dalla bollitura, ai quantitativi, che con la qualità della pesca, cresciuta nel particolare microclima del lago di Monate, fanno sempre la differenza. «L’azienda Bianchi – conclude Colombo – è un esempio di come la capacità imprenditoriale dei conduttori abbia colto il successo nella sapiente ricerca di mantenere fede alla tradizione e all’alta qualità del prodotto, seguendo la vocazione di fare imprese che gli abitanti del nostro territorio hanno sempre avuto».