Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha ufficializzato la nomina di Michele Graglia alla presidenza della Fondazione Molina. Già vicepresidente, Graglia ha assunto negli ultimi mesi il ruolo di guida operativa a seguito delle dimissioni di Carlo Maria Castelletti, e ora la sua nomina sancisce una naturale continuità alla direzione della struttura.
Galimberti ha espresso riconoscenza per il lavoro svolto dai suoi predecessori, sottolineando il ruolo centrale della Fondazione nell’ambito socio-sanitario di Varese. Grazie alla dedizione e alla capacità di innovazione dei suoi ultimi tre presidenti, il Molina è diventato un punto di riferimento sempre più solido per la comunità.
Anche Monsignor Gabriele Gioia, prevosto di Varese, ha voluto sottolineare il valore della Fondazione, evidenziando l’importanza di garantire agli anziani un ambiente che li faccia sentire parte integrante della società, piuttosto che emarginati o abbandonati.
L’addio di Castelletti e il passaggio di testimone
Dopo tre anni di presidenza, Carlo Maria Castelletti ha lasciato il suo incarico per motivi personali, cogliendo l’occasione per ringraziare tutte le persone con cui ha collaborato. Ha voluto ribadire il ruolo fondamentale di chi, ogni giorno, contribuisce alla missione della Fondazione, come dipendenti, volontari, suore e figure religiose.
Oltre a salutare il personale, Castelletti ha evidenziato la necessità di un riconoscimento ufficiale dell’Alzheimer come malattia da parte delle istituzioni sanitarie nazionali e regionali, un tema su cui il Molina ha sempre mantenuto un forte impegno. Ha inoltre espresso soddisfazione per la scelta di Carlo Nicora come direttore generale, considerandolo una figura di alto valore sia dal punto di vista professionale che umano.
Le priorità di Michele Graglia
Nel suo primo intervento da presidente, Michele Graglia ha riconosciuto che accettare l’incarico non è stato immediato, ma ha deciso di mettersi a disposizione per proseguire il percorso avviato. Con un approccio pragmatico, legato alla sua formazione da ingegnere, ha dichiarato di non voler introdurre cambiamenti drastici, ma di puntare sulla continuità e sulla valorizzazione delle risorse esistenti.
Graglia ha un legame personale con la Fondazione, avendo vissuto l’esperienza da utente con sua nonna. Ha già maturato un anno di esperienza nel consiglio di amministrazione e ha collaborato alla realizzazione della Casa del Sollievo, un progetto che ha seguito anche attraverso l’associazione “Varese con Te”, di cui è presidente.
Consapevole delle difficoltà affrontate dalla Fondazione in passato, Graglia ha ribadito l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra il Molina e la comunità varesina, affinché torni a essere percepito come un patrimonio collettivo e non solo come una struttura assistenziale.
Prossimi passi e prospettive future
Nel corso della cerimonia, anche Guido Bonoldi, ex presidente della Fondazione, ha ricordato un momento simbolico della prima ondata di Covid-19, quando dagli edifici della struttura si cantò Rinascerò, Rinascerai, sottolineando come quel gesto rappresentasse la resilienza e la capacità di rinascita del Molina.
La nomina di Graglia segna un ulteriore passo nella stabilizzazione e nel rilancio della Fondazione. Ora si procederà con l’individuazione di un nuovo membro del consiglio di amministrazione che sostituirà Castelletti, mentre il mandato del nuovo presidente avrà scadenza nel 2028.