Ci mancava anche Medhoun Mustapha, l’ex cognato di Galliani, arrestato nelle ultime ore per aver saccheggiato il centro sportivo di Milanello, per completare l’anno orribile del Milan e dell’amministratore delegato rossonero. Sempre più “geometra” agli occhi dei tifosi e meno “drago” del mercato. La nuvola di Fantozzi aleggia sul Milan flagellando, allo stesso modo, la dimensione sportiva e la sfera extra calcistica. Un guaio tira l’altro per la società più titolata al mondo,
come ama ripetere Galliani, catalizzando sfighe cosmiche, anziché esorcizzarle. In campo le cose vanno male, fuori (anzi dentro Milanello) persino peggio. A Galliani, da tempo in trincea con l’elmetto e il giubbotto antiproiettili, l’ultima pugnalata non è arrivata dall’arbitro di turno, dal procuratore amico, dall’avversaria in casa, Barbara Berlusconi, ma da un ex parente, una persona vicina, un collaboratore fidato che ha approfittato della sua posizione per svuotare gli scaffali del centro sportivo arraffando magliette e calzoncini rossoneri. L’ennesima bordata di un periodo nero che si sta prolungando sempre di più, alimentando la tempesta della cattiva sorte che infuria secondo una cadenza che sa tanto di accanimento. Galliani, per un motivo o per l’altro, tirato per la giacchetta da una curva intera che ne reclama da tempo la testa dopo annate di campagne acquisti fallimentari. Tirato continuamente in ballo dagli “Invincibili”, come li chiamava lui stesso, per la sua presunta incompetenza tecnica. L’ultima stilettata è arrivata da Paolo Maldini che non ha usato mezzi termini nel criticare l’attuale gestione tecnica della società rossonera. Le stesse perplessità erano state mosse in tempi non sospetti anche da altri “invincibili” (Boban e Costacurta) ma Galliani ha mandato giù il boccone amaro rinchiudendosi sempre più in trincea. Un uomo solo contro tutti, attaccato su più fronti e al quale sembra non andarne una nel verso giusto. L’ex cognato “furtarolo”, dopo essere stato assunto come magazziniere, è una beffa atroce. Più dolorosa di una critica di Zorro Boban o del doppio pareggio contro Carpi e Verona nelle ultime due gare di campionato. Un calice più amaro della probabile mancata qualificazione in Champions League. Una delusione maggiore che star dietro all’altra parte di Milano, capolista e lanciatissima verso il titolo. Un disastro su tutta la linea, compresa l’idea strampalata di riportare a casa super Mario Balotelli. Anche gli arbitri, che hanno fatto arrabbiare e non poco Mihajlovic nell’ultima di campionato, ci stanno mettendo lo zampino, rendendo sempre più sciagurato il momento di Galliani e del suo Milan.