Milano, arriva l’ennesimo venerdì da incubo per i trasporti. Codacons durissimo con i sindacati: “Cittadini ostaggi”

Dall'inizio del 2024 sono stati 10 gli scioperi nazionali nel trasporto pubblico e 44 a livello locale
Atm, gestore del servizio di mobilità integrata del Comune, informa che saranno garantite le linee della metropolitana e alcune linee di superficie soltanto in alcuni orari, mentre non sono garantiti i bus notturni. L'agitazione non coinvolgerà il personale di Trenord, ma potrà interessare il personale del gestore dell'infrastruttura Ferrovienord, pertanto il servizio ferroviario potrebbe subire cancellazioni e variazioni su alcune linee ferroviarie

MILANO – Si preannuncia piuttosto complicata la giornata di domani, a Milano, a causa dello sciopero dei trasporti pubblici locali proclamato dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. La mobilitazione, che interesserà tutto il territorio nazionale per 24 ore, è stata indetta per sostenere il rinnovo del Ccnl e “sarà effettuata con particolari modalità, assicurando unicamente i servizi di preminente importanza per la generalità degli utenti”, come spiegano le stesse sigle sindacali. Atm, gestore del servizio di mobilità integrata del Comune di Milano, informa che saranno garantite le linee della metropolitana e alcune linee di superficie soltanto in alcuni orari, mentre non sono garantiti i bus notturni.

Le linee Atm

In particolare, saranno garantite le linee della metro M1, M2, M3, M5 e la tratta M4 San Cristoforo-San Babila fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18, mentre la tratta M4 San Babila-Linate sarà garantita per tutta la giornata. I tram 2, 3, 4, 9, 10, 12, 24 e i bus 45, 54, 56, 57, 58, 60, 74, 81, 90, 91, 95 e 98 saranno garantiti fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18, tutte le altre linee (comprese B10 e B12) non saranno garantite. Riguardo la rete notturna, invece, giovedì notte 7 novembre i filobus 90/91 sono garantiti; dopo la una non sono garantiti i bus della rete notturna, comprese le linee NM1, NM2, NM3 e NM4. Venerdì notte, 8 novembre, dopo la una saranno garantiti sia i filobus 90/91 che i bus della rete notturna, comprese le linee NM1, NM2, NM3 e NM4.

Lo sciopero non coinvolgerà il personale di Trenord, ma potrà interessare il personale del gestore dell’infrastruttura Ferrovienord, pertanto il servizio ferroviario potrebbe subire cancellazioni e variazioni su alcune linee ferroviarie.

Le linee ferroviarie

In particolare, potranno essere interessati i treni che circolano sulla rete Ferrovienord, cioè le linee regionali e suburbane che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna – da e per Saronno (S3), Seveso/Camnago (S4), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese/Laveno – e la Brescia-Iseo-Edolo. Lo sciopero potrà causare variazioni anche sul servizio delle linee ‘miste’ che transitano su entrambe le reti, Ferrovienord e Rfi, cioè i collegamenti S1 Saronno-Milano Passante-Lodi, S2 Mariano Comense-Milano Passante-Milano Rogoredo, S9 Saronno-Seregno-Albairate, S12 Cormano Cusano Milanino-Milano Passante-Melegnano, S13 Garbagnate Milanese-Milano Passante-Pavia. Saranno coinvolti anche i servizi aeroportuali Malpensa Express su Milano Cadorna e Milano Centrale e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona. Per garantire il collegamento con l’Aeroporto di Malpensa, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto T1 (da via Paleocapa, 1) e tra Busto FS e Malpensa Aeroporto T1. In attuazione di quanto previsto dalle modalità di sciopero, sulle linee su rete Ferrovienord viaggeranno i treni con partenza dalla stazione di origine tra le ore 6 e le ore 9 e tra le ore 18 e le ore 21, indipendentemente dall’orario di arrivo alla destinazione finale. Sulle linee ‘miste’, viaggeranno i treni che hanno origine su rete Rfi circoleranno fine a fine corsa se transitano negli orari 6-9 e 18-21 dalle stazioni di cambio rete – Milano Bovisa e Seregno.

Decimo sciopero nazionale da inizio anno, 44esimo a livello locale

Dall’inizio del 2024 sono stati 10 gli scioperi nazionali nel trasporto pubblico e 44 a livello locale. Lo afferma il Codacons, ”durissimo contro lo sciopero del trasporto pubblico locale indetto per domani 8 novembre: una protesta che, secondo l’associazione, creerà disagi enormi ai cittadini’, scrive in una nota. ”Si tratta del decimo sciopero nazionale nel settore Tpl indetto da inizio anno dai sindacati di categoria, praticamente uno al mese, mentre se si analizzano le proteste indette a livello locale dalle varie sigle sindacali del comparto che hanno incrociato le braccia da un minimo di 4 ore a un massimo di 24 ore, il numero di scioperi da gennaio a oggi sale a 44, con una media di più di 4 serrate al mese” denuncia il Codacons.

Codacons: “Condanniamo continuo ricorso allo sciopero”

”L’assenza di fasce di garanzia rende lo sciopero di domani abnorme, coinvolgendo un numero enorme di utenti che ogni giorno si spostano con i mezzi pubblici per raggiungere scuole e luoghi di lavoro”, afferma il presidente, Carlo Rienzi. ”Non contestiamo le ragioni dei lavoratori e le loro sacrosante rivendicazioni, ma le modalità di attuazione della protesta appaiono più che mai eccessive, perché incideranno direttamente sulla libertà di circolazione dei cittadini, diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione, di fatto limitando o impedendo gli spostamenti”. ”Va inoltre condannato duramente il continuo ricorso allo strumento dello sciopero da parte dei sindacati del trasporto pubblico, che finisce per rendere i cittadini italiani ostaggi delle organizzazioni dei lavoratori, con gli utenti che sono gli unici a pagare il caro prezzo di tali proteste”, conclude Rienzi.