MILANO – “Non solo morti di serie A e morti di serie B, ma anche massacri di serie A e massacri di serie B, meritevoli, questi ultimi, di essere stravolti dal più rosso revisionismo. E’ veramente vergognoso che, pochi giorni prima del Giorno del Ricordo, il Comune di Milano abbia concesso i suoi spazi, presso la Casa della Memoria, e il via libera all’evento “La frontiera adriatica del Novecento: storia di un difficile territorio di confine” organizzata dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri. Invitato di spicco della serata, Eric Gobetti, autore del libro riduzionista “e allora le foibe?”. Commentano così il Capodelegazione di Fd’I-Ecr al Parlamento Europeo Carlo Fidanza e il Consigliere Comunale di Milano (Fd’I) Francesco Rocca, l’evento in programma per il 30 gennaio.
Fratelli d’Italia: “Ennesimo tentativo di minimizzare il massacro”
Secondo i due esponenti di Fd’I si tratta dell”ennesimo “tentativo di minimizzare, insabbiare e rivedere la storia. Una concessione che si scontra con l’inaugurazione del monumento ai Martiri delle Foibe di Piazza della Repubblica e con l’intitolazione di un giardino alla memoria di Norma Cossetto, studentessa italiana dell’Istria uccisa dai partigiani jugoslavi, realizzate negli scorsi anni dalla Giunta Sala. “Se da un lato, con queste inaugurazioni, sembrava essere stato raggiunto il giusto grado di riconoscimento del massacro anche dal centrosinistra, questo ennesimo tentativo di revisionismo, ci fa capire che la strada da fare è ancora tanta. Sicuramente, da parte nostra, sarà sempre forte l’impegno a ricordare le migliaia di italiani uccisi dai seguaci di Tito e tutti gli esuli giuliano- istriano-dalmati” concludono Fidanza e Rocca.
Sardone (Lega): “Un’autentica vergogna”
“Concedere la Casa della Memoria per un evento dal sapore giustificazionista su quello che fu il dramma delle foibe e dell’esodo di decine di migliaia di fiumani, istriani, giuliani e dalmati, è un’autentica vergogna”. Lo dichiara in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. Il Comune di Milano, “che ha già regolarizzato i campioni dell’abusivismo del Lambretta e del Tempio del Futuro Perduto, ora patrocina revisionisti anti-italiani per cui le foibe furono solo un incidente di percorso e non una vera e propria pulizia etnica perpetrata da partigiani comunisti. Faccio un appello all’amministrazione: è ancora in tempo per togliere il patrocinio e la sede, comunale, all’evento in programma martedì – prosegue Sardone -. Sarebbe un gesto di correttezza in memoria ai martiri delle foibe uccisi solo perché italiani”.