TRENTO – Milano, la Nazionale azzurra, l’Nba e molto altro. Tanti gli argomenti toccati da Ettore Messina, coach dell’Olimpia, in occasione del Festival dello Sport di Trento. Una stagione, quella passata, conclusa con lo scudetto numero 29 per la formazione meneghina.
“Abbiamo vissuto tanti momenti difficili, tra casi di doping e infortuni pesanti. Quando hai la fortuna di far parte di queste squadre che vincono, come la nostra, la cosa più bella è vedere tutti festeggiare come poi è successo. Abbiamo superato in finale la Virtus, squadra molto forte che ora merita di rientrare in Eurolega. E dopo la vittoria ho fatto un tatuaggio insieme a mio figlio Filippo. La rosa costruita per la prossima stagione? È profonda, anche se non abbiamo più Rodriguez. Sono curioso di vedere Pangos all’opera”.
Messina ha naturalmente seguito anche il cammino degli azzurri ai recenti Europei. “L’Italia ha fatto il massimo e può tornare a casa soddisfatta. Sono molto dispiaciuto per Fontecchio, che nonostante quei due tiri liberi sbagliati con la Francia ha disputato un grandissimo torneo. A Utah c’è molta curiosità attorno a lui. Tra i giovani più interessanti del nostro campionato c’è Caruso, che gioca a Varese“.