continuerà a vivere del vostro amore. «Di lui, infatti, rimane l’amore» ha detto , vicario episcopale di Varese, ieri, nella chiesa di san Giovanni Battista di Induno Olona. È stato proprio Agnesi a recitare l’omelia per il funerale del ventunenne morto domenica 17 novembre in un incidente stradale, mentre in piena notte, tornava da una festa di compleanno. A dargli l’ultimo saluto una chiesa piena di ragazzi. Quando è uscita la bara, tutta la cittadina si è fermato a piangere il giovane, in un silenzio irreale. Sempre nel silenzio si è svolta la processione – almeno mille le persone presenti – dalla chiesa fino al cimitero.
Sulla bara di legno una composizione di fiori bianchi e una sciarpa dell’Inter, squadra di cui il giovane era tifoso. I volti dei giovani erano rigati di lacrime. «Cosa ci permette di stare in piedi nei momenti più bui? L’amore – è stata la risposta che Agnesi ha voluto dare al dolore – Voi amici pensate a cosa potrebbe rimanere di Mattia come segno di solidarietà. Che questo amore trasmetta voglia di vivere anche agli altri. Trovate la forza di condividere».
«Dobbiamo continuare a chiedere “perché” come i bambini, che non domandano “perché” per avere una risposta definitiva, ma per sentire che qualcuno li sta guardando. Che questo silenzio sia pieno di interrogativi, ma non di risentimento» ha aggiunto ancora Agnesi, citando Papa Francesco che, alla popolazione delle Filippine, in ginocchio dopo il passaggio del tifone, ha detto: «Questa è una prova forte per gente forte». In chiesa, vicino a Mattia, la mamma e il papà , la nonna e il nonno . Lo zio , la zia e tutti i cugini , , , , . Gli ex compagni dell’isis Keynes di Gazzada Schianno. E ancora gli amici della piscina Sport Club 12 e i neo colleghi del centro sportivo Moby Dick di Lugano. Il sindaco
, gli insegnanti dalle elementari, delle medie e delle superiori. I volontari dell’Sos Malnate con la divisa arancione e lo stendardo.
Don , parroco di Induno, ha introdotto la cerimonia dicendo: «Mattia ora è in buone mani. Raccogliamo la sua bontà, la sua giovialità e la sua simpatia. E non lasciamo soli i suoi famigliari». Presente anche don , il parroco che anni fa aveva creato il gruppo «ragazzi del ‘92» e che successivamente è stato trasferito. Era stato lui a curare la crescita spirituale del giovane che faceva il chierichetto e che era molto attivo in oratorio.
Un saluto speciale è arrivato anche dagli amici di quegli anni: «Ci eravamo persi di vista, ma ancora ricordiamo le tue battute sul pulmino e la tua risata contagiosa». «Ringrazio tutti – ha detto la mamma di Mattia – La presenza dei giovani, così numerosa, è importante per me. In questi momenti difficilissimi ho ricevuto moltissime dimostrazioni di affetto. L’altro giorno era il mio compleanno e un gruppo di ragazzi è venuto a trovarmi con un mazzo di fiori. Uno mi ha sussurrato, nell’orecchio, “hai perso un figlio ma ne hai trovati cento. Stai attenta, perché adesso hai tante responsabilità”». Fuori dal cimitero è stato esposto un lenzuolo con scritto “Ciao Mucca” e le firme di tutti gli amici.
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