SARONNO Minaccia la madre con un coltello per estorcerle 40 euro: giovane di 25 anni arrestato per maltrattamenti e tentata estorsione dai carabinieri.
Su Antonio (il cognome non è stato reso noto a tutela della madre che, in quanto vittima, deve essere protetta nella privacy) pendeva già un’indagine per gli stessi reati coordinata dal sostituto procuratore di Busto Francesca Parola: a carico del ragazzo si stava già componendo un’ordinanza. L’altro ieri sera, però, a fronte dell’ultimo violento episodio il pm di turno Pasquale Addesso ha disposto l’arresto in flagranza.
I fatti. Nella tarda serata il ragazzo avrebbe iniziato a minacciare di morte la madre armato di un grosso coltello da cucina: «Dammi i soldi o ti apro in due», avrebbe gridato Antonio dando alla madre della prostituta e ordinandole di consegnarli 40 euro. Ma la donna avrebbe risposto di non avere soldi, ricevendo in cambio il suggerimento di andare a vendersi in cambio di pochi spiccioli da consegnare a lui.
Le grida hanno richiamato l’attenzione dei vicini che hanno allertato i soccorsi; la vittima stessa ha interpellato i carabinieri chiedendo aiuto. Il ragazzo è stato quindi raggiunto e ammanettato: ora è in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Disoccupato e con evidenti problemi comportamentali (ci sarebbe anche una vecchia perizia che attesterebbe un distorto quadro nervoso), il giovane farebbe anche uso di droga. L’esigenza di “farsi” potrebbe essere alla base dell’ultima aggressione alla madre. La donna, strattonata durante la colluttazione,
non ha rimediato lesioni gravi ed è già stata ascoltata dal pubblico ministero. L’arresto chiuderà in flagranza (i carabinieri hanno placcato l’esagitato disarmandolo) anche la precedente indagine: la posizione del giovane potrebbe aggravarsi a breve; gli inquirenti potrebbero imputare a suo carico anche i precedenti fatti che vedevano sempre aggressioni verbali e fisiche, maltrattamenti e minacce ai danni della madre. La difficile situazione familiare, a quanto pare, perdurava da tempo. Nella quasi totalità dei casi le esplosioni di ira del ragazzo miravano a farsi consegnare del denaro dalla famiglia. Antonio comparirà nei prossimi giorni davanti al gip per l’udienza di convalida: nell’occasione potrà forse spiegare il suo violento comportamento.
s.bartolini
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