VARESE – Un uomo di 53 anni originario di Tradate è stato condannato a 9 mesi di carcere per minacce aggravate e porto abusivo di arma. L’uomo, durante un’accesa discussione con la vicina di casa nel febbraio del 2019, l’ha minacciata di morte brandendo un coltello da cucina.
Il fatto è avvenuto in un condominio a Varese. La polizia è intervenuta dopo aver ricevuto segnalazioni di una lite violenta tra vicini. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato l’uomo e la sua vicina impegnati in un acceso diverbio nel corridoio dell’edificio. L’uomo impugnava un coltello da cucina con una lama lunga una ventina di centimetri.
In preda alla rabbia, l’uomo ha dichiarato alla polizia di essere esasperato dalla vicina e di volerla accoltellare. Inoltre, ha ammesso di averla già minacciata in passato.
Gli agenti sono riusciti a disarmare l’uomo senza incidenti. Successivamente è stato arrestato e accusato di minacce aggravate e porto abusivo di arma.
Il tribunale, in primo grado, lo aveva condannato per entrambe le accuse. L’uomo ha fatto ricorso, ma ora il suo appello è stato respinto.
La Corte di Appello di Milano ha stabilito che le minacce dell’uomo erano credibili e che aveva un passato di conflitti con la vicina. Inoltre, è stato sottolineato che l’uomo era ancora sotto l’effetto dell’alcool quando ha pronunciato le minacce.