– Minacciati di morte dal figlio ubriaco, ma dopo l’ennesima violenta lite i carabinieri lo hanno arrestato. E’ finito un incubo, almeno per il momento, per una coppia di genitori ottantenni maltrattati dal figlio che vive con loro.
Una convivenza da incubo, nella loro casa di Cavaria con Premezzo, che durava già da un po’ di tempo e che nelle ultime ore ha vissuto l’ennesimo capitolo di una vicenda che rischiava di trascinarsi ulteriormente con conseguenze che potevano essere devastanti. Praticamente un inferno per gli anziani genitori che non sapevano più come trattare il figlio, soprattutto quando alzava il gomito e perdeva di conseguenza il controllo delle sue azioni.
A causa degli alcolici ingurgitati, infatti, il quarantacinquenne era diventato intrattabile. In preda ai fumi dell’alcol, la sua condizione psicofisica era talmente alterata da rendere complicatissima una convivenza già molto difficile da chissà quanto tempo. La famiglia vive a Cavaria con Premezzo: mamma, papà e il figlio, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti. Secondo la ricostruzione investigativa la convivenza si era trasformata da tempo in un inferno dal quale gli anziani genitori non sapevano più
come venirne fuori.
L’altra notte la situazione però è degenerata. Una bevuta di troppo e l’uomo, sempre più in preda alla rabbia, si è scagliato con violenza contro gli ottantenni genitori. L’ennesimo litigio, ma questa volta si è reso necessario l’intervento da parte dei carabinieri della stazione di Cassano Magnago. I militari cassanesi, in collaborazione con il personale dipendente del nucleo operativo e radiomobile, sono intervenuti e hanno arrestato l’uomo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
Secondo la ricostruzione investigativa la lite sarebbe stata innescata da un diverbio, l’ennesimo ad accendersi. A quel punto, anche a causa dell’alcol assunto, la lite è andata oltre diventando uno scontro furibondo. Le conseguenze sarebbero state ancora più gravi se l’intervento delle pattuglie dei carabinieri non fosse stato così tempestivo. Durante le drammatiche chiamate dei genitori all’utenza 112 gli operatori, infatti, hanno sentito chiaramente in sottofondo le grida furibonde dell’uomo che, fuori di sé, minacciava di morte gli anziani.
Nel corso della denuncia i due anziani, parti offese in questa vicenda di maltrattamenti in famiglia, hanno raccontato di aver subito già in altre circostanze analoghi trattamenti da parte del figlio. Il tutto andava avanti da almeno due anni: una situazione mai denunciata prima. Hanno dovuto convivere per parecchio tempo in una situazione di grande timore e preoccupazione. Fino a non farcela più. E decidere di trovare il coraggio di ribellarsi. E l’uomo, così, è finito in manette.