Minicar: se sbagli posto, paghi

Dove si parcheggiano le minicar, i mezzi di bassa cilindrata guidati da adolescenti e non solo, sempre più comuni? La domanda non è peregrina e nasce dall’odissea a suon di multe che negli ultimi giorni ha visto protagonista un cittadino di origine

ha 40 anni, è a Varese da cinque e risiede in via Marcobi con la famiglia. Come fanno tanti nottambuli della movida varesina, anche il nordafricano era uso lasciare la sua vettura in via Bernascone, negli spazi a lato della carreggiata riservati a moto e motorini. È appena il caso di notare che Waleed non raggiunge il centro città per divertirsi: lì ci abita ed utilizza la minicar – regalatagli dal suo principale – per fare avanti ed indietro da Ispra,

dove lavora come pizzaiolo in un locale.
Convinto di far bene e mai sanzionato fino a settimana scorsa, l’egiziano si è visto improvvisamente comminare una sfilza di verbali tali da tramortire anche il più incallito dei trasgressori: in cinque giorni 28, 84 e 41 euro, più una rimozione coatta del mezzo sanata con il pagamento di altri 60 euro. Confuso anche da pareri discordanti ottenuti da alcuni vigili interpellati, Ali si chiede dove trovare un posto per la sua creatura motorizzata, al sicuro da ulteriori brutte sorprese.
«Quello che mi sorprende – confida – è che per anni la mia condotta non è mai stata sanzionata. Che siano cambiate le regole?». Ci accodiamo al cittadino ampliando il concetto: le minicar sono da considerare motorini e come tali da incastrare nei rettangoli di sosta a loro concessi, tra l’altro gratuitamente? Oppure sono vere automobili, parcheggiabili quindi solo nelle aree canoniche?
Una risposta – speriamo chiarificatrice – giunge dal Comando della Polizia Locale: «Le microcar non possono parcheggiare entro gli stalli previsti e realizzati per i ciclomotori – scrivono gli agenti in una nota – Non tanto per ragioni formali, ma di sostanza: escono dagli spazi delimitati, andando ad invadere la carreggiata o, peggio, sormontando il marciapiede». La discriminante è data dall’ingombro: se eccede i limiti dello stallo, scatta il divieto.
La nota va oltre: «Il consiglio sta nel chiedersi sempre se si sta danneggiando qualcun altro con una determinata azione».
«Nel caso specifico la risposta è sicuramente affermativa, perché parcheggiando quel veicolo in via Bernascone si intralciano i pedoni oppure i mezzi in transito nelle due corsie di marcia; ne consegue che la sosta è evidentemente irregolare».