Il sindaco Antonelli sfida Minniti a venire a Busto, la Lega Nord chiede al prefetto di «espellere e rispedire a casa loro tutti i migranti» che hanno protestato a Varese.
Dopo la “marcia” dei richiedenti asilo per le strade, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli “chiama” il ministro Minniti: «Venga in via dei Mille a vedere cosa c’è qui. Ci dica lui cosa dobbiamo fare, è l’unico che può intervenire. Io gli scriverò tutti i giorni, anche se non si degnerà di rispondermi». L’ennesima protesta nel centro di accoglienza straordinaria gestito dalla cooperativa Kb sta facendo perdere la pazienza all’amministrazione comunale: «Non protestavano per le carte d’identità,
quindi il Comune non c’entra niente – fa sapere Antonelli – ma è uno schifo, uno scandalo, non se ne può più. Avrò ricevuto 200 messaggi di cittadini inviperiti per quello che è successo. Perché è vero che la protesta è stata pacifica, ma i cittadini hanno sempre paura che possa succedere qualcosa e che la protesta possa trasformarsi in violenta». Ecco perché Antonelli chiede che la svolta arrivi dal governo: «Il Prefetto? A lui non chiedo niente, perché è già in difficoltà per il lavoro che deve fare – ammette il sindaco di Busto – è il governo che deve cambiare la politica sui profughi. Minniti non si degnerà di venire a vedere com’è la situazione sul territorio: ci sono polveriere in tutta Italia come in via dei Mille, è inutile che ci giriamo intorno, anche se a Roma non lo capiscono. Forse dovremmo andare noi sindaci tutti a Roma a manifestare, anche se dovrebbe essere il governo a tutelarci facendo la propria parte».
Un’esasperazione che si riflette anche nelle parole del segretario provinciale della Lega Nord Matteo Bianchi e del segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, che in una nota congiunta chiedono al Prefetto di «espellere tutti, subito» i protagonisti della protesta. «Basta con le rivolte dei richiedenti asilo – sostengono gli esponenti leghisti – non è accettabile che il normale allontanamento di chi è stato ospitato e mantenuto qui per mesi, e adesso viene allontanato in quanto irregolare, scateni proteste o rivolte. Non possiamo far passare l’idea che in Italia sia tutto concesso e tutto dovuto, non possiamo accettare che chi qui viene ospitato e mantenuto, spesso senza alcuna ragione visto che 4 immigrati su 5 risultano poi irregolari e senza requisiti per essere considerati dei rifugiati, possa scendere in strada, protestare e spaventare i nostri cittadini, obbligando le nostre forze dell’ordine a intervenire».