Minori rubano in casa della defunta

Tre studenti di 17 anni , uno di Brebbia e due di Cittiglio, hanno cercato di svaligiare la casa di una signora deceduta pochi giorni fa. I ragazzi sono stati colti in flagrante dai carabinieri di Besozzo allarmati dai vicini

– Sanno che la casa è vuota perché la proprietaria è morta, e cercano di svaligiarla: tre minorenni denunciati per furto dai carabinieri della stazione di Besozzo.
È accaduto l’altro ieri in centro a Brebbia. I tre ladruncoli sono 17enni, uno residente a Brebbia e gli altri due a Cittiglio, studenti incensurati e al di sopra di ogni sospetto.

I ragazzi, a quanto pare, sapevano che l’abitazione era vuota perché la proprietaria era deceduta; erano certi, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, che nella villetta nessuno li avrebbe disturbati.
E per ragioni del tutto inspiegabili, hanno deciso di saccheggiarla. Un piano semplice: sono entrati nell’abitazione dopo aver scassinato una finestra e si sono dati alla pazza gioia cercando qualcosa da sgraffignare un po’ ovunque.
Che quella casa era vuota, però, lo sapevano anche i vicini che hanno pianto la scomparsa della proprietaria.

E il viavai dei ragazzini, non certo criminali incalliti ed esperti, non è passato inosservato. I vicini hanno sentito dei rumori durante l’operazione di scasso e poi hanno visto delle luci accese dentro una casa disabitata. Hanno subito pensato a un saccheggio, vedendoci giusto, anche se probabilmente nessuno poteva immaginare che i ladri fossero tre studentelli, forse più in cerca di emozioni che di un bottino. Immediata quindi è scattata la chiamata al 112. I vicini hanno fatto la cosa giusta: non si sono voltati dall’altra parte ma hanno chiamato le forze di polizia.

La pattuglia dei carabinieri di Besozzo, già in zona per un controllo, è arrivata in un baleno. I tre minorenni sono stati colti in piena flagranza di reato. Non si sono nemmeno accorti dell’arrivo dei militari, o meglio se ne sono accorti troppo tardi.
I carabinieri li hanno trovati mentre stavano rovistando tra armadi e cassetti alla ricerca di denaro o di preziosi. Per loro è immediatamente scattata la denuncia a piede libero al Tribunale dei minori di Milano. Dall’abitazione non sono riusciti a portare via nulla, ma, vista l’effrazione già commessa e il fatto che si stessero intascando quel che trovavano, l’accusa è di furto aggravato. L’abitazione quindi è stata chiusa: non è più accessibile. Una volta fermati, i tre ragazzini sarebbero rimasti muti e vergognosi davanti agli inquirenti.