Ottavio Missoni piace anche Oltremanica. Già 4mila, infatti, i visitatori di “Missoni art colour”, versione inglese della mostra che ha accompagnato il Maga dal maggio scorso al gennaio di quest’anno.
Il tributo alla creatività dello stilista che ha mosso i primi passi in uno scantinato di via Venegoni a Gallarate, dopo aver registrato oltre 40mila presenze negli otto mesi di esposizione all’interno della galleria di via De Magri, è stato infatti riproposto al Fashion and Textile Museum di Londra.
Inaugurata all’inizio di maggio, ha riproposto nella capitale britannica il racconto della vita di Missoni attraverso le sue opere. Non solo i capi che hanno fatto conoscere il marchio in tutto il mondo, con una collezione dei più begli abiti disegnati da Ottavio e dalla moglie Rosita, ma anche i dipinti, le tele e gli arazzi realizzati dallo stilista scomparso il 9 maggio di tre anni fa.
Dopo aver entusiasmato i gallaratesi, la mostra sta incontrando anche l’apprezzamento dei londinesi. Oltre 4mila, infatti, i visitatori che nel solo primo mese di apertura hanno voluto ammirare di persona i frutti della creatività della famiglia Missoni, in un allestimento curato dal figlio Luca insieme a Luciano Caramel e alla direttrice artistica del Maga Emma Zanella. Numeri che, si legge in una nota, hanno permesso a “Missoni art color” di attestarsi come «la seconda mostra più visitata nel suo primo mese di apertura nella storia del museo londinese», l’unico peraltro di tutto il Regno Unito interamente dedicato agli sviluppi della moda contemporanea. Non poteva insomma esserci cornice migliore per esportare nel Regno Unito questo tributo al genio creativo di Ottavio Missoni. Molto positiva anche l’affluenza ai laboratori e alle conferenze collaterali alla mostra, che hanno sempre registrato il tutto esaurito. E anche la stampa britannica, dal The guardian al Telegraph, passando per TimeOut, hanno tributato recensioni positive alla mostra. Un’esposizione che ha portato Oltremanica anche una quarantina di opere della collezione permanente del Maga. Lavori di artisti del Novecento come Gino Severini, Lucio Fontana e Sonia Delaunay, che per la prima volta sono state esposte in terra britannica e rappresentano una sorta di dialogo con il lungo viaggio culturale e artistico di Ottavio e Rosita Missoni, in un gioco di rimandi con gli outfit creati tra il 1953 ed il 1997 dalla casa di moda nata a Gallarate. «È un risultato che ci fa enormemente piacere», il commento di Zanella, «i numeri importanti che l’esposizione sta registrando sono risultati non scontati per una grande metropoli che offre ricche proposte espositive e museali». Muovendosi tra giganti come la Tate Modern ed il British Museum, insomma, anche l’arte ed il colore di Missoni stanno riuscendo a ritagliarsi uno spazio nel panorama culturale londinese. La mostra al Fashion and Textile museum rimarrà allestita fino al prossimo 4 settembre. Per tutta l’estate, insomma, il racconto della creatività nata e celebrata a Gallarate potrà essere ammirata nella capitale del Regno Unito.