Un noto truffatore seriale, già conosciuto a livello nazionale, ha fatto nuovamente parlare di sé in provincia di Varese. L’uomo, diventato celebre per essere riuscito a soggiornare in centinaia di hotel senza mai saldare il conto e ora rinviato a giudizio per insolvenza fraudolenta, ha recentemente truffato un’officina di Bodio Lomnago, facendosi eseguire un cambio gomme su un’auto risultata rubata.
Il titolare dell’officina Nuovo Centro Gomme, Fabio Fusaro, ha riconosciuto il volto del truffatore, già apparso in uno speciale della Rai, dove ammetteva con una calma inquietante di aver raggirato numerosi lussuosi hotel. Il primo ottobre, l’uomo si era presentato a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta rossa, chiedendo il cambio delle gomme. Sebbene Fusaro avesse un vago ricordo di aver già visto il cliente, ha proceduto con il lavoro e ha emesso una fattura di 460,04 euro.
Al momento del pagamento, il presunto truffatore ha tentato di intestare la fattura a un’azienda, ma, di fronte al rifiuto di Fusaro, ha proposto un bonifico istantaneo, che si è rivelato essere una simulazione. Mostrando la transazione sulla sua app bancaria, ha convinto Fusaro a non controllare l’effettivo accredito. Solo in seguito, il titolare dell’officina si è reso conto di essere stato ingannato.
Dopo aver visionato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, Fusaro ha identificato la targa dell’auto e ha risalito all’indirizzo del proprietario. Qui è emerso un ulteriore colpo di scena: l’intestatario del conto da cui era partito il falso bonifico era diverso da quello dell’auto, il che ha spinto Fusaro a contattare il legittimo proprietario. Quest’ultimo si è rivelato anch’esso una vittima, avendo subito il furto dell’Alfa Romeo.
Dopo aver effettuato delle ricerche online, Fusaro ha scoperto che il truffatore era l’uomo di cui si era parlato nei media, rendendosi conto di aver subito un ulteriore inganno. Determinato a proteggere i suoi colleghi e commercianti, Fusaro ha sporto denuncia ai carabinieri, lanciando un appello di allerta per prevenire ulteriori frodi da parte dello stesso individuo.