Ancona, 23 apr. (TMNews) – Sono tanti i misteri e tante le ipotesi sull’omicidio di Carmela Reo. Le forze dell’ordine e i sostituti procuratori Umberto Monti di Ascoli Piceno e Greta Aloisi di Teramo, stanno battendo la zona di Colle San Marco alla ricerca di un possibile rifugio dove il corpo della ragazza 29enne trovata morta tre giorni fa potrebbe essere stato portato prima di essere abbandonato in un bosco del teramano. E si cerca anche quell’arma che le ha inferto 35 colpi al tronco e al collo, una lama che sembrerebbe non di quelle usate in cucina quanto quella un coltellino a serramanico.
Mistero che si infittisce anche sulla siringa rinvenuta sul corpo della donna all’altezza del seno, contenente un liquido all’esame dei Ris. Dunque se Carmela, detta Melania, non fosse stata uccisa sul posto e fosse stata trasportata lì già cadavere, perchè sarebbe stato necessario narcotizzarla? E’ uno dei tanti quesiti irrisolti. Sono poco meno di dieci le persone interrogate dai Carabinieri, tra cui il marito della giovane, il caporal maggiore Salvatore Parolisi, persona informata sui fatti perchè con lei al momento della scomparsa e sentito fino a tarda sera.
A quanto pare, la pista del serial killer pian piano si sgonfia e si scandaglia il mondo di quella giovane e bella coppia. Gli inquirenti si concentrano anche sulla seconda sim card trovata a casa della coppia, di cui il marito non era a conoscenza e anche sull’esistenza di un secondo telefonino appartenente probabilmente alla vittima. Una donna bella e curata, così la descrivono a Folignano, paese dove viveva col marito e la figlioletta di 18 mesi; forse è per questo che gli investigatori non escludono la presenza di un uomo che l’avesse adocchiata e forse già importunata in passato, qualcuno che lei poteva conoscere anche solo di vista.
Ma trattandosi di un delitto passionale, come riferito dal medico legale Adriano Taglaibracci, anche la pista di un amante poi respinto non viene esclusa dagli inquirenti, che in queste ultime ore lasciano aperti più fronti. In uno di questi c’è anche il marito di Carmela, del quale si sta passando al setaccio la vita, così come quella del suo ambiente militare. Per ora gli investigatori non si sentono di escludere neppure che l’assassino sia una donna, magari mossa da gelosia proprio per via del marito di Carmela.
La morte potrebbe anche essere avvenuta molto prima di quanto ipotizzato all’inizio e quindi due o tre ore dopo la scomparsa quel maledetto 19 aprile e non 8 o 9. Anche i cani molecolari sono scesi in campo per fiutare qualche pista durante la ricostruzione del tragitto fatto dalla giovane, allontanatasi dal marito e dalla figlia per andare in bagno in un vicino chiosco, dove però non l’hanno mai vista arrivare. I funerali della donna saranno martedì pomeriggio a Somma Vesuviana, suo paese d’origine.
Xan/Aqu
© riproduzione riservata