Gerusalemme, 14 giu. (Apcom) – Non conterra’ novita’ positive per la soluzione del conflitto israelo-palestinese l’atteso discorso che questa sera pronuncera’ il premier israeliano Benyamin Netanyahu all’Universita’ Bar Ilan (Tel Aviv). Lo prevedono i rappresentanti delle principali fazioni politiche palestinesi.
“Non ci attendiamo alcuna novita’ positiva. Netanyahu fa riferimento ad una ideologia, quella della destra estrema, che non e’ compatibile con la pace”, ha detto ad Apcom Qadura Fares, deputato di Fatah il partito che sostiene l’Autorita’ nazionale (Anp) del presidente Abu Mazen che, si prevede, commentara’ gia’ questa sera il discorso del leader israeliano. “Netanyahu giochera’ con le parole, non affrontera’ in profondita’ i temi piu’ rilevanti e, soprattutto, non annuncera’ il blocco della colonizzazione ebraica delle nostre terre”, ha aggiunto Fares.
Per Nafez Azzam, dirigente della Jihad islamica, il premier israeliano “fara’ di tutto per ingannare il mondo parlando di pace ma in realta’ continuera’ la guerra contro i palestinesi”. Ancora piu’ categorico il giudizio di Hamas che, attraverso il suo portavoce Fawzi Barhum, definisce il discorso di Netanyahu “parte del progetto del governo estremista al potere in Israele, che non crede in altro che nell’uso della forza e nella guerra”.
Secondo Saleh Zeidan, del marxista Fronte democratico per la liberazione della Palestina, “l’intento (di Netanyahu) e’ quello di cambiare le regole del gioco, non di aderire alle richieste di Obama ma invece di costringere il presidente americano a percorrere i binari indicati dal suo governo”.
Per l’analista Ghassan Khatib il conflitto israelo-palestinese sara’ marginale nel discorso del primo ministro israeliano. “L’argomento principale sara’ l’Iran e il suo programma nucleare – ha previsto – a maggior ragione ora che e’ stato rieletto Ahmadinejad alla presidenza della repubblica islamica”.
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